Intervistato da ESPN Diego Godin ha parlato del covid-19 in Uruguay, dell’isolamento e del futuro della Serie A.
LE PAROLE DI GODIN
Il numero 2 interista รจ partito ha da subito parole di accusa per i vertici del calcio italiano e di lode per i medici e infermieri in prima linea contro il contagio. Ecco quanto detto: โNoi calciatori siamo stati esposti fino allโultimo momento, hanno continuato a tirare la corda per vedere se potevamo continuare a giocare, fino a quando la situazione era diventata insostenibile. Il sistema sanitario รจ crollato, non ci sono letti in terapia intensiva per occuparsi di cosรฌ tante persone in condizioni critiche. Se hanno unโaltra malattia, non possono seguirli. Non ci sono abbastanza posti o dottori.ย Lo sforzo che fanno i medici e le persone nel servizio sanitario รจ impressionante, tutto ciรฒ che puรฒ essere pagato a queste persone non รจ allโaltezza, oggi sono davvero eroi: cโรจ solo da vedere le immagini di ciรฒ che fanno, รจ davvero commoventeโ.
IL CASO RUGANI
Sulla positivitร di Rugani l’uruguaiano dichiara: โAbbiamo continuato a giocare per diverse settimane, abbiamo continuato gli allenamenti e giocato a porte chiuse, fino a quando รจ stato rilevato il positivo Rugani: a quel punto noi e i giocatori della Juventus siamo stati messi in quarantena. Lรฌ il campionato si รจ fermato. Sicuramente in quella partita cโerano altri giocatori che sarebbero giร stati infettati, quindi hanno messo direttamente in quarantenaโ.
IL VIRUS IN URUGUAY
L’Uruguay รจ in condizioni disastrose e l’ex capitano dell’Ateltico accusa un ritardo nel prendere decisioni. Ecco le sue parole: โQui allโinizio il virus non ha avuto tanta importanza, si pensava che fosse un problema cinese e che non avrebbe raggiunto altri paesi. Hanno preso le misure a poco a poco, piuttosto lentamente: ci hanno avvertito, ma a livello governativo non sono state prese misure drastiche per prevenire ciรฒ che sarebbe potuto accadereโ.
LA CONDIZIONE FISICA
Infine chiusura sulle condizioni fisiche dei giocatori, fermati nel momento clou della stagione: โSono stati difficili (gli allenamenti indoor ndr). Lo staff e lโallenatore ti chiamano e ti danno lavoro di forza e aerobico: รจ difficile per chi vive in appartamento, a Milano tanti ci vivono. Io ho un appartamento con un giardino: mi hanno dato una cyclette e una fitball per lavorare. Io nel poco spazio che ho andavo avanti e indietro e Vecino mi ha detto โsei matto!โ. Se lโallenatore di dร da fare 100 metri di corsa, come fai senza spazio? Per allenarsi a calcio, bisogna avere un campo: servono almeno 100 metri. Per mantenere la resistenza รจ fondamentale, ma in un appartamento non puoi farlo. Noi facciamo quello che possiamo con voglia, รจ difficile allenarsi in spazi piccoli: facciamo come possiamo“.
QUANDO TORNEREMO…
Giorni difficili dunque anche per i calciatori: “ร difficile stare tutti i giorni a casa e ripetere gli stessi esercizi in poco spazio: eย bisogna stare attenti al cibo, stando in casa si rischia di mettere su grasso. Non sappiamo se e quando si tornerร a giocare: torneremo ad allenarci, ma รจ difficile prevedere quando gli stadi potranno contenere ancora 70mila persone. ร come se fosse una mini-stagione per le squadre: siamo a casa da un mese senza toccare una palla. Eโ come se fosse una vacanza e come se fossimo a giugno-luglio. Se torniamo a giocare, dovremo farlo intensamente e ogni due-tre giorni: ma con altri 20-25 giorni non so cosa puรฒ succedereโ.