Serata di festa in casa Inter, con tutto il club nerazzurro che si è ritrovato per la cena di Natale. Durante l’evento non stanno ovviamente mancando alcuni interventi davanti alle telecamere da parte di alcuni dei principali volti della Beneamata. Dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport anche per Beppe Marotta, che ha affrontato i temi più caldi di queste ultime ore: le prossime mosse dell’Inter sul mercato e la discussa sconfitta in Champions League con il Liverpool.
Marotta sul mercato dell’Inter: “Nessuna operazione rilevante”
Il presidente nerazzurro ha svelato come ha intenzione di muoversi la società nella prossima sessione di calciomercato. I tifosi si aspettano qualche colpo per coprire alcune lacune nell’organico di Cristian Chivu. Difficilmente, però, questi colpi arriveranno:
Guardiamo con molta attenzione a gennaio. La dirigenza è sempre molto attenta e se ci saranno opportunità le terremo in considerazione. Ma questa rosa soddisfa il nostro programma e le esigenze dell’allenatore. Al momento non prevedo operazioni rilevanti.
Non dovrebbero esserci, dunque, grandi colpi per l’Inter. La società è soddisfatta della rosa ed anche Chivu – perlomeno secondo Marotta – non sembra aver espresso nessuna esigenza in particolare. Potrebbe ovviamente trattarsi di semplici frasi di circostanza, per non svelare troppo i piani dell’Inter, ma guardando le passate stagioni, appare difficile pensare ad un’Inter protagonista nel mercato invernale.
Inter-Liverpool, Marotta sicuro: “Sconfitta immeritata”
Durante il suo intervento, Marotta ha poi parlato anche della recente sconfitta dell’Inter contro il Liverpool in Champions League. Un K.O. di misura, viziato innegabilmente da un rigore alquanto discutibile nei minuti finali:
La sconfitta con il Liverpool lascia grande amarezza, perché è una sconfitta immeritata. La decisione arbitrale di martedì è stata avventata. Ora abbiamo due partite nel girone di Champions che saranno assolutamente importanti per noi. Il nostro obiettivo è arrivare nelle prime otto. Se ce la faremo saremo orgogliosi, altrimenti ce la giocheremo ai playoff.