Un week end da dimenticare per gli arbitri, con tutti o quasi tutti a recriminare per sospetti torti subiti.
In Roma-Milan, Torino-Genoa, Sampdoria-Udinese, solo per citare le principali, abbiamo assistito a sviste ed errori macroscopici da parte delle terne arbitrali.
Nel posticipo Inter–Lazio Tagliavento, senza nessun clamoroso errore, ha amministrato abbastanza bene la gara.
Solo due episodi potevano destare qualche dubbio, il gol del pareggio di Palacio e il fallaccio di Klose su Nagatomo ma, come riporta la Gazzetta dello Sport la direzione arbitrale ha scelto bene: “L’episodio più importante sul 2-2 dell’Inter: tutto nasce dalla punizione di Bonazzoli con D’Ambrosio bravo a evitare il fuorigioco, poi il difensore schiaccia male di testa col pallone carambolato sul braccio prima di arrivare a Palacio (anche lui in posizione regolare) che non perdona Marchetti. Giusto giudicare involontario il tocco con il braccio di D’Ambrosio. Per il resto, nessun dubbio sul vantaggio della Lazio (Mauri non partecipa all’azione), mentre errore importante dell’assistente Passeri: fermato Parolo, lanciato in campo aperto, per un fuorigioco inesistente. Rischia molto Klose al 45’ quando commette fallo su Nagatomo: ci poteva stare il secondo giallo. Nella ripresa Tagliavento fischia, sbagliando e forse su segnalazione del quarto uomo, un fallo a D’Ambrosio (già ammonito)“.
Nessuna recriminazione arbitrale dunque, ma per i tifosi neroazzurri, un po’ di amarezza rimane per il risultato e l’andamento della partita.