Ange-Yoan Bonny ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta Dello Sport, raccontando il suo percorso in nerazzurro dopo l’arrivo dal Parma. Il francese ha spiegato come si sta integrando in un club leggendario, con gli insegnamenti dai compagni top e le sfide personali, spinto da un destino che lo lega all’Inter fin da bambino.
Bonny e i primi 5 mesi: l’impatto con la sua Inter
Il ventiduenne ha descritto con chiarezza cosa ha capito dopo cinque mesi all’Inter, sottolineando un processo di consapevolezza dopo l’impatto devastante:
“Dopo i primi 5 mesi qui ho capito che serve tempo per capire dove sei, per realizzare quanto grande sia questo club. Poi, quando lo hai capito, devi renderti conto del livello della squadra, che si alza continuamente, già dall’allenamento. L’Inter è molto esigente, ti chiede sempre di più, ma mi trovo benissimo e imparo”.

L’aneddoto su Bastoni e le lezioni dei nuovi compagni
L’attaccante francese ha svelato un aneddoto su un altro ex Parma, Alessandro Bastoni, per poi sottolineare quanto sia d’esempio la fame di capitan Lautaro e il suo amico Thuram:
“L’anno scorso, in Parma-Inter, quella del 2-2, Bastoni mi butta giù e mi dice: ‘Il prossimo anno vieni da noi’. Sembrava un avvertimento, ma mi ha fatto piacere. Vorrei avere la fame sotto porta di Lautaro: lui vuole sempre segnare, che sia un gol bello o brutto non conta. Invece Thuram sa fare tutto: goal, dribbling, assist. Marcus mi aiuta tanto e non solo da quando siamo compagni, già a Parma i suoi consigli sono stati preziosissimi, mi spinge oltre”.
Ora testa al derby: l’ex Parma scalda l’ambiente
Il derby evoca, invece, immagini di epiche rivalità, con duelli fisici che decidono tutto in 90 minuti di pura intensità, in cui il francese vuole rendersi protagonista:
“Inter-Milan come fascino e grandezza vale Barcellona-Real Madrid. Mi sono rimasti in testa certi duelli come quello tra Dumfries e Theo Hernandez. Sono due grandi squadre che non si odiano, ma in quei 90 minuti è una battaglia. Speriamo che, alla fine, tutto si colori di nerazzurro.”