L’Inter espugna l’Olimpico e centra il quinto successo consecutivo tra campionato e Champions League. Cristian Chivu ha parlato al termine della gara vinta contro la Roma ai microfoni di DAZN.
Roma-Inter, Chivu esalta la squadra: “I ragazzi meritano i nostri complimenti”
Al termine della gara vinta contro la Roma, Cristian Chivu ha analizzato la prestazione dell’Inter ai microfoni di DAZN.
SAPER SOFFRIRE: “E’ la forza di questo gruppo che è calata subito nelle richieste di un campionato che vuole esser fatto ad alti livelli, a cercare di far di tutto per raggiungere i nostri obiettivi. Non era semplice dopo la delusione dello scorso anno, ma i ragazzi meritano i nostri complimenti. Cercano sempre di fare il loro meglio, oggi non era semplice dopo la sosta, solo ieri abbiamo fatto un allenamento al completo”.
SULLA GARA: “Abbiamo provato a ricominciare dalla gara con la Cremonese, abbiamo fatto un buon primo tempo con le pressioni e qualche ripartenza che potevamo sfruttare meglio. Nella ripresa siamo calati fisicamente e, anche per bravura dell’avversario, ci siamo schiacciati all’indietro. Abbiamo difeso con attenzione, siamo anche stati fortunati. Alla fine mi prendo i tre punti perché qua a Roma non sarà facile per nessuno. La squadra di Gasperini è forte, allenata bene”.
SUL CAMBIO DI LAUTARO: ” Aveva un raffreddore forte negli ultimi due giorni, ha fatto degli sforzi per tornare il prima possibile in Italia. Da capitano vero si è messo a disposizione del gruppo cercando di dare il massimo. E’ stato la miglior versione di se stesso, è da apprezzare perché si sta calando con umiltà in questa realtà. I frutti si vedono perché ha iniziato a segnare e a trascinare questo gruppo sia in campo che fuori”.
L’ABBRACCIO ALLA SQUADRA A FINE GARA: “Mi sono capitati nella strada mentre andavano a festeggiare. C’è la consapevolezza di aver ottenuto un risultato importante. Questa era una partita importante, sono partite che indirizzano il cammino di una squadra in stagione. Torniamo a casa più contenti di prima”.
MILAN-FIORENTINA: “La guarderò? Dipende da cosa dicono mia moglie e i miei figli, comandano loro”.