Dopo mesi di silenzio Marco Ferdico, ex frontman della Curva Nord nerazzura, ha parlato e fornito una ricostruzione dei fatti. La questione che tiene banco è l’omicidio dello storico leader Vittorio Boiocchi, avvenuto il 29 ottobre 2022.
Come svelato e ricostruito da Repubblica, Marco Ferdico ha raccontato la sua versione dei fatti agli inquirenti, facendo spuntare nuove verità, o presunte tali, sull’omicidio in questione. Ora Ferdico è rinviato a giudizio, insieme al padre Gianfranco e ad Andrea Beretta, mandante dell’omicidio. Si aggiungono poi anche i due esecutori, ovvero Daniel D’Alessandro e Pietro Simoncini.
Ferdico sul caso Boiocchi: “Affascinato dal prendere il comando”
Secondo la ricostruzione, Andrea Beretta avrebbe condiviso con Ferdico la volontà di commettere l’omicidio di Vittorio Boiocchi, volontà a cui Ferdico non si è opposto. Anzi, in base a quanto ammesso, avrebbe accettato di partecipare ma senza volerlo eseguire. Ciò che l’ha spinto è stata ovviamente la possibilità di prendere il comando della curva.

“Mio padre Gianfranco ha provato a farmi ragionare e a farmi cambiare idea” – ammette Ferdico – “mi ha spiegato quali sarebbero state le conseguenze, ma non gli ho dato ascolto e il piano è andato avanti”
A sparare infine a Baiocchi quella sera del 29 ottobre, è stato D’Alessandro: “La pistola è stata poi gettata in un laghetto in zona Trezzano sul Naviglio” – ha dichiarato Ferdico, che ha concluso così la sua ricostruzione.