I nerazzurri rientrano dopo la sosta delle nazionali, il nuovo ciclo Chivu inizia davvero: i rientri previsti ad Appiano.
La prima sosta della stagione per gli impegni internazionali ha lasciato temporaneamente vuoto il centro sportivo di Appiano Gentile. Ma ora che la pausa è finita, Cristian Chivu può finalmente ritrovare il gruppo compatto: i nazionali nerazzurri rientrano per iniziare la preparazione verso il derby d’Italia contro la Juventus.
Il neoacquisto Manuel Akanji – arrivato all’Inter dal Manchester City – sarà da domani a disposizione per Christian Chivu per iniziare a lavorare con il gruppo per inserirsi nei meccanismi di gioco.
I numeri del rientro: quante pedine ritrova Chivu?
Secondo la Gazzetta dello Sport, sono in totale 13 i giocatori nerazzurri convocati per le rispettive nazionali e presto disponibili al ritorno in gruppo: Barella, Bastoni, Dimarco, Esposito, Frattesi (Italia); Lautaro Martínez (Argentina); Sučić (Croazia); Thuram (Francia); Dumfries e de Vrij (Olanda); Zielinski (Polonia); Akanji (Svizzera); Calhanoglu (Turchia) . È un ritorno importante, che consegna a Chivu molte delle sue pedine centrali.

L’arrivo di Chivu sulla panchina nerazzurra non è più teoria: il tecnico ora ha la rosa quasi al completo. L’inserimento di nuovi acquisti – come Sucic e Akanji – e il rientro degli altri nazionali offrono al tecnico una base su cui costruire un’identità tattica e mentale fin da subito. Il potenziale è alto, e la voglia di imprimere un segnale forte si sentirà già nelle prossime settimane.
L’idea di Chivu per la nuova Inter
Il tecnico fissa delle nuove regole per dare continuità agli allenamenti della squadra. Si inizia con appuntamenti fissi ad Appiano già dalle prime ore del mattino, soprattutto in vista dei bigmatch. Chivu così potrà valutare i veterani e come inserire i nuovi, puntando su equilibrio e costruzione dal basso.

L’Inter torna a respirare compatta: i nazionali rientrano, i nuovi fanno il loro esordio, e sotto la guida di Chivu la stagione prende davvero forma. Quel che fino a ieri era attesa, oggi ha un volto e un primo giorno concreto. Adesso si tratta di trasformare la parola in campo — e il tempo è già iniziato.