Tra i tanti volti della rosa assemblata da mister Gattuso, c’è anche quello di Francesco Pio Esposito, alla prima chiamata tra i grandi: le parole del classe 2005 in conferenza
Il gol nel mondiale per club, un’estate vissuta nel vortice del calciomercato, la rinnovata fiducia della dirigenza nerazzurra, ed il tanto agognato esordio in serie A.
A dir poco frenetici gli ultimi mesi vissuti da Francesco Pio Esposito che ora sta per compiere un altro passo, sta per salire un altro gradino. Nella nuova nazionale di Gennaro Gattuso c’è spazio anche per lui.
È arrivata la prima convocazione in nazionale maggiore per il classe 2005, che partirà assieme ai suoi compagni per i match di qualificazione contro Norvegia ed Israele. L’attaccante nerazzurro ha parlato in conferenza stampa, delle sue sensazioni e delle sue emozioni riguardanti questo grande traguardo
Pio Esposito parla a cuore aperto
Francesco Pio Esposito ha toccato il cuore di tutti i nerazzurri con le sue dichiarazioni in nazionale: “Sta succedendo tutto molto velocemente, è un’emozione grandissima, sia la convocazione che l’esordio con l’Inter. Ma servirà grande equilibrio, nel calcio cambia tutto velocemente. Prime sensazioni? L’impatto è stato positivo, Gattuso ci ha dimostrato tutta la sua carica”.

Ricordi lucidi della nazionale?
“Ho sofferto quando da bambino ho visto le due mancate di qualificazioni ma questo può invogliarci ancora di più. Il ricordo più bello che ho invece è il gol di Balotelli in Italia-Germania con l’esultanza storica”.
”Dei giocatori che ci sono in Nazionale, mi è sempre piaciuto Scamacca, è un attaccante per me ideale, è il tipo di giocatore che mi piace”.
Poi qualche parola sull’Inter e sui suoi colleghi di reparto
“Giocare con Lautaro e Thuram è un’opportunità, sono tra gli attaccanti più forti del momento. Non è uno sgomitare con loro. A Lautaro ruberei la fame che ha tutti i giorni di allenamento, la voglia che ha, è una cosa incredibile. A Marcus ruberei la semplicità di saltare l’uomo che ha”.
Rumors di mercato?
“Durante l’estate sono stato molto chiacchierato ma non ci sono mai stati dubbi sulla mia permanenza all’Inter, non ho mai avuto necessità di andare altrove, è un sogno. Non c’è mai stato dubbio”.