Inzaghi addio, spunta il retroscena a sorpresa: non se l’aspettava nessuno

Sull’addio di Inzaghi spunta un retroscena che suscita scalpore: nessuno se lo aspettava 

Un matrimonio durato ben quattro anni – con un bottino di un campionato italiano, due Coppa Italia e tre Supercoppe Italiane – quello tra l’Inter e Simone Inzaghi che nel 3 giugno trova il suo epilogo. Un divorzio che aveva indirizzato i primi segnali già dallo sgretolamento del sogno di conquistare il triplete durante la stagione. Una decisione che indubbiamente ha lasciato il segno, condito anche da qualche pizzico di amaro che ha accelerato ancor di più il processo. La Gazzetta, nelle ultime ore, ha svelato qualche piccolo aneddoto sulla separazione definitiva tra il piacentino e la Beneamata, chiarendo maggiormente le motivazioni che hanno reso possibile questo passo decisivo.

Inzaghi addio, il retroscena che lascia di stucco: ecco i dettagli…

Simone Inzaghi ha detto ufficialmente addio alla sua Inter accettando un contratto biennale con l’Al Hial che lo legherà al club arabo fino al 30 giugno 2027. La Gazzetta svela, con la sua edizione, un retroscena che coglie tutti i particolari ed i fattori che hanno spinto l’allenatore piacentino – dopo ben quattro stagioni ricche di gioie e sofferenze – di abbandonare il timone ed affidarlo a Cristian Chivu.

Una decisione che Inzaghi aveva in mente già da tempo, indirizzata in maniera plateale ai piani alti della dirigenza. Un grido di sofferenza che lasciava trasparire l’ormai rassegnazione del tecnico di fronte ad una situazione che non poteva più essere gestita come un tempo. Sulla panchina dei nerazzurri – già a partire dal Mondiale per club in programma dal 15 giugno – esordirà l’ex Parma Cristian Chivu.

Rassegnazione di Inzaghi: “Non ho più le energie per continuare”

Spunta fuori il retroscena legato al divorzio tra Simone Inzaghi e l’Inter che chiarisce evidentemente le motivazioni che hanno portato a questo epilogo. “Non ho più le energie per continuare” il grido di lamento del piacentino in un dialogo con il presidente Beppe Marotta, il direttore sportivo Piero Ausilio ed infine il suo vice Dario Bacin. L’elemento che ha chiaramente distinto questo incontro da tutti gli altri, è stato quello della mancanza del procuratore del piacentino: un limpido segnale della volontà di non trattare un eventuale rinnovo di contratto.

“Non posso più andare avanti, sono stanco, penso che il mio ciclo qui sia giunto al termine”, ha proseguito poi Inzaghi dimostrando in maniera evidente il suo disagio in quella fase. In seguito a quelle parole pronunciate, nessuno ha voluto più insistere: non aveva letteralmente senso. L’incontro durato ben tre ore, dalle ore 14 fino alle 17 ha però ha rassicurato il tutto grazie ad un particolare elemento: sia il pre che il post incontro è stato sicuramente sereno dal momento che Inzaghi ha fatto ritorno a casa con l’auto della società. Il tecnico ha voluto – inoltre – precisare che non tenterà nessun suo, ormai ex giocatore, con proposte succulenti. Si è scherzato molto anche sull’eventuale incontro tra i due club al Mondiale confermando così il disteso clima tra le due parti.