“Siamo da Triplete”, il nerazzurro ci crede: il messaggio infiamma i tifosi

Dopo la provocazione lanciata da Inzaghi, molti dei suoi ragazzi hanno iniziato a ribadirlo: vogliamo il triplete

Dopo alcune difficoltà iniziali, dovute probabilmente alla sindrome della “pancia piena”, l’Inter di Inzaghi ha rialzato i giri del motore, riuscendo a riprendersi la testa della classifica e ad allungare sul Napoli grazie alla vittoria di Bergamo.

I nerazzurri sono la miglior difesa della Champions con sole due reti subite, sono in semifinale di coppa Italia dove affronteranno il Milan di Conceicao e in piena lotta per la vittoria dello scudetto. Inzaghi un po’ provocatoriamente ha iniziato a parlare di triplete ma a ruota alcuni dei suoi ragazzi hanno seguito la sua provocazione, affermando di essere pronti a giocarsi tutto fino alla fine.

Inter, senti Pavard: “Non ne ho mai abbastanza di vincere”

Arrivato a Milano durante l’estate 2023, Benjamin Pavard è uno degli interisti con il curriculum migliore: un mondiale con la Francia, la Champions con il Bayern Monaco oltre a svariati titoli nazionali. Un difensore di grande personalità ed esperienza e che sicuramente non parla per dare false speranze o dar fiato alla bocca senza confrontarsi con lo spogliatoio.

Pavard
Inter, senti Pavard: “Non ne ho mai abbastanza di vincere” (lapresse)-spaziointer.it

Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il francese ha toccato vari temi, parlando anche delle chance di triplete della sua Inter: “Può sembrare banale, ma nel calcio tutto è possibile, anche il Triplete. Bisogna mantenere questo spirito fino alla fine e poi si vedrà. Io sono fiducioso, in allenamento si spinge al massimo. Di certo, non rinuncio a niente, non ne ho mai abbastanza di vincere“.

Non è mancato il commento in vista della doppia sfida di Champions League con il Bayern: “Ho tanti amici, da Coman a Upamecano a Raphael Guerreiro. Olise è arrivato da poco, ma attenzione: è fortissimo. Lì sono diventato grande in 4 anni meravigliosi e ho vinto tutto, ma ora difendo il nerazzurro. Sarà equilibratissima, 50 e 50, e vincerà chi difenderà meglio. Loro amano il possesso e ti attaccano con qualità sugli esterni, da Gnabry a Sané. Noi dovremo essere lucidi con la palla e preparati a resistere: ci saranno momenti di sofferenza, ma avremo occasioni“.

Pavard ha poi aggiunto: “A Monaco respiri storia, organizzazione, vittoria e solidità. Ma l’Inter è un club altrettanto grande e l’amore del suo popolo non ha limiti. Non esiste niente come San Siro pieno, mi piacerebbe ripetere la festa dell’anno scorso per tanti altri trofei. Un anno e mezzo dopo Benji l’interista è ancora più interista”.

Inter, Pavard non ci sta: “Così è impossibile”

Molti altri i temi trattati dall’ex Bayern durante l’intervista concessa alla Rosea, dallo scudetto alla pancia piena fino alla questione dei calendari troppo fitti. Riguardo alla possibilità di rivincere lo scudetto Pavard ha affermato che: «Ora ci sono avversari fortissimi, come Napoli e Atalanta, e confermarsi è difficile. Abbiamo perso punti, ma siamo dove volevamo stare: in corsa su tutto e avanti in campionato. Quel +3 a Bergamo, dove avevo lasciato un ginocchio un anno fa, è stato importante: non è facile non prendere gol là“.

Pavard
Inter, Pavard non ci sta: “Così è impossibile” (lapresse)-spaziointer.it

Anche Pavard, come molti suoi colleghi, ha avuto da ridire sulla congestione dei calendario, troppo fitto di impegni per mantenere sempre al top le prestazioni: “È impossibile stare sempre al 100% con questi ritmi infernali. La stanchezza fisica e mentale si avverte, non siamo macchine: in futuro si dovrà parlare ad alti livelli perché così, alla lunga, non è sostenibile“.

Il centrale dell’Inter ha parlato anche del suo mister, Simone Inzaghi: È molto empatico, ci sta vicino e parla continuamente con tutti: chi inizia, chi entra, chi rimane in panchina. Siamo tutti coinvolti. Poi non lascia niente al caso e non prende nulla alla leggera. I suoi risultati non sono casuali e nascono dal gioco: è anche per lui che sono venuto qua, volevo divertirmi mi con una squadra competitiva e bella. Ha ragione Henry: Inzaghi è ingiustamente sottovalutato. Non è uno che si mette in mostra davanti ai giornalisti, ma fare meglio di così è difficile”.

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