Finale Champions, Di Matteo non ha dubbi: “Lukaku è il Drogba di questa Inter”

Proprio come l’Inter domani sera contro il Manchester City, anche il Chelsea che vinse la Champions League nel 2012 era dato come sfavorito secondo tutti i pronostici: in finale, dopo l’1-1 maturato nei 120 minuti, riuscì a sconfiggere ai calci di rigore il ben più quotato Bayern Monaco, addirittura padrone di casa visto che la partita si disputò all’Allianz Arena.

Di questa possibile somiglianza ne ha parlato lo stesso allenatore di quell’impresa, Roberto Di Matteo, alla Gazzetta dello Sport:

Noi eravamo sfavoriti, lo sapeva tutto il mondo! E anche l’Inter, in effetti, lo è… Il paragone non calza del tutto perché il City non gioca in casa e la squadra di Inzaghi è al completo. Guardiola ha una squadra incredibile, ma l’Inter ha delle chance. Il mio Chelsea insegna che con la giusta motivazione si può fare qualsiasi impresa“.

Di Matteo Inter Manchester City

Inter-City, Di Matteo: “Dzeko o Lukaku dal 1°? Finora la tattica di Inzaghi ha funzionato”

Essendoci riuscito nelle semifinali del 2012, l’ex allenatore dei Blues ha poi spiegato come si può battere Guardiola:

«Ho semplicemente puntato su ciò in cui eravamo bravi, sullo spirito di gruppo. Il Barça teneva Dani Alves molto offensivo e, sfruttando il campo lasciato alle sue spalle, abbiamo costruito un gol decisivo a Stamford Bridge. Noi sapevamo chiudere gli spazi e davanti c’era un campione come Drogba. Ma anche Inzaghi ha una squadra quadrata e organizzata: certo, con questo City devi sapere che avrai pochissimo la palla, che farai sacrifici. E che devi fare male quelle poche volte in cui ti è concesso».

Successivamente, Di Matteo ha indicato chi, a detta sua, potrebbe essere il Drogba dell’Inter:

Premetto che Lautaro e Barella mi piacciono tantissimo: hanno un motore da Premier, sono due pericoli per il City. Il Drogba di questa Inter, però, è il mio amico Romelu: l’ho conosciuto 19enne al Chelsea, quando ero assistente di Villas-Boas. Aveva una fame incredibile. Posso dire che, se sta bene, spacca davvero il mondo. È una bestia che non si ferma. E adesso mi pare stia bene”.

Infine, ha svelato chi farebbe partire titolare tra Dzeko e Lukaku:

“È bello avere un mal di testa del genere. L’avete capito, io stravedo per Romelu, ma anche Dzeko quando gioca è pericoloso. Finora il sistema scelto di Inzaghi ha funzionato: tenere per 60’ Dzeko, poi scatenare la tigre del Belgio“.

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