L’EDITORIALE – L’amara sensazione di perdere un derby

Il racconto a mente lucida della partita.

Che sensazioni lascia questa sconfitta?

È l’interrogativo che mi pongo a mente lucida, dopo la cocente delusione di ieri sera. La sensazione è quella di una squadra che ama specchiarsi, peccando un po’ di umiltà. Va bene il dominio per 70 minuti, ma le partite finiscono al novantesimo.

Un blackout di 5 minuti che l’Inter paga a caro prezzo. Non starò qui a pontificare su quale giocatore sia più colpevole o ad esprimere giudizi negativi su un allenatore che ha fatto benissimo fino ad ora.

Credo che la colpa sia un po’ di tutti, una partita così va chiusa e messa in cassaforte alla prima occasione. Dopo l’1-0, i nerazzurri, hanno cominciato a specchiarsi mancando di cattiveria sotto porta.

Inter, Milan, Giroud

Attenzione, non viene tolto nulla a Maignan e Giroud, migliori in campo per i rossoneri, però devo dire che se questa sconfitta ha un nome ha il nome dell’Inter che l’ha persa con le proprie mani.

Quello che conta ora, e le occasioni fortunatamente ci saranno, è rialzarsi subito, sin dalla prossima partita per cercare di dare valore al cammino fatto fino a questo momento e riuscire ad indirizzarlo nuovamente verso il sentiero giusto.

Sconfitta molto simile a quella contro la Lazio, da lì l’Inter ripartì forte come un treno. La speranza è che questa sconfitta possa far ritrovare quei valori fondamentali per vincere, che ultimamente i nerazzurri stavano lasciando per strada. Fa male, tanto, ma può e deve far crescere e mollare non è contemplato.

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