Dumfries: “Il rigore contro la Juve un momento molto duro. Vorrei diventare come lui”

In una bella intervista alla Gazzetta dello Sport, Denzel Dumfries ha parlato del suo primo anno a Milano e non solo. Ha detto belle cose sui compagni, su Inzaghi e su chi vorrebbe raggiungere.

Inter, Dumfries, intervista

L’approccio al nuovo mondo: “Per me era davvero tutto nuovo, sin dall’inizio ho provato a capire il più in fretta possibile come si sta in questo grande club. Ascolto e imparo. All’inizio facevo fatica, poi ho capito cosa mi viene chiesto, ho imparato certe letture difensive per capire prima cosa succede. Questa è la chiave.”

Il momento complicato: “Il rigore causato contro la Juve mi è pesato molto, mi è caduto il mondo addosso. Già dal giorno dopo, però, ho sentito l’aiuto del club. D’Ambrosio ha segnato contro l’Empoli la giornata dopo ed è venuto ad abbracciarmi, è stato uno shock positivo, non mi era mai successo. Il gol alla Roma, poi, è stata la svolta. Inoltre, non posso dimenticare la Supercoppa.”

Il modello da raggiungere: “All’Inter ci sono stati giocatori incredibili a destra, il primo che mi viene in mente è Maicon. Vorrei avvicinarmi il più possibile a lui.”

Cosa ti ha colpito? Dei miei compagni mi colpisce la grande professionalità: in un giorno di riposo sono andato ad Appiano per la fisioterapia, pensavo fossi solo, invece c’erano altri 12/13 giocatori. Sono rimasto stupito, in Olanda non succede”.

E Inzaghi? Di lui mi colpisce la sua determinazione e la passione che ci mette all’interno delle partite. Quando giochiamo è come se corresse con noi”.

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