La condizione precaria di Dumfries obbliga ad un inserimento graduale

Denzel Dumfries, olandese sbarcato a Milano il 14 agosto, ha visto poco o niente il campo.
Prima il Covid-19, poi senza allenamenti e partite con il PSV per la sua volontà di partire alla volta dell’Inter e poi, quando Simone Inzaghi stava lavorando con lui ad Appiano Gentile, cercando di inserirlo gradualmente, ecco la chiamata inaspettata dell’Olanda per la Nazionale.

Di fatto Dumfries non ha svolto una vera preparazione, tant’è vero che fino all’ultimo Inzaghi ha sperato che il neo ct olandese Louis Van Gaal non lo convocasse per questa tornata di partite, in modo da averlo ad Appiano Gentile e poter lavorare sia sulla sua condizione fisica, che sull’aspetto tattico” sottolinea Tuttosport.

Inzaghi intanto spera che gli allenamenti con la nazionale olandese possano aiutarlo a rodare le gambe e presentarsi più pronto al ritorno ad Appiano: la sua crescita è fondamentale, soprattutto dopo l’addio di Achraf Hakimi.

Per ora il mister ha utilizzato Darmian, che ha risposto bene come un perfetto jolly qual è, ma l’olandese sembra rimanere il profilo ideale per provare a non rimpiangere il marocchino. Chissà che Dumfries non possa trovare spazio dall’inizio in uno dei prossimi match in agenda: Sampdoria a Marassi, Real a San Siro, Bologna a Milano, Fiorentina al Franchi, Atalanta a San Siro e trasferta in Ucraina in casa dello Shakhtar.

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