Conte: “Attaccare me porta pubblicità perché non attacchi l’ultimo della banda”

Le parole del mister nel post partita di Inter-Napoli. Ovviamente, tra i tanti argomenti, è stato toccato anche quello che concerne la fantatrattativa che vedrebbe Lionel Messi all’Inter.

LE PAROLE DI CONTE

Queste le sue parole ai microfoni di Sky:

Il processo di crescita continua. Quest’oggi ha visto qualcosa di interessante in tal senso?
“Sicuramente. Oggi abbiamo vinto contro una squadra forte, l’unica che ha saputo dare fastidio alla Juventus negli anni, con una rosa di giocatori forti implementata da gente di qualità nell’ultimo anno. Meriti a noi, non era facile questa partita dopo la vittoria dell’Atalanta. Eri forzato a vincere, ma queste situazioni sono importanti perché stare davanti per il secondo posto e abituarci alla pressione di chi sta dietro è qualcosa di importante. Oggi abbiamo dato una risposta bella, da squadra che ha affrontato la situazione nel migliore dei modi. Sono felice per i ragazzi”.

Come si troveranno le energie in vista dell’impegno contro l’Atalanta e il Getafe? Saranno due gare giocate senza calcoli?
“I calcoli li abbiamo dovuti fare oggi perché venivamo da tantissime partite giocate ogni tre giorni. Le formazioni scelte a Genova e questa sera sono frutto di calcoli perché avremo comunque un giorno di riposo in più per l’Atalanta e anche la gara di Europa League sarà dopo quattro giorni. Sono contento del fatto che ci sarà più tempo per recuperare. Ma è un passo avanti perché andiamo ad affrontare una realtà di una squadra che ha implementato giocatori importanti, con un tecnico come Gasperini, che ha dato fiducia agli elementi che avevano. Sarà bello arrivare così a questa partita”.

Lottate per un traguardo che non arriva da dieci anni. Forse andava raccontato meglio ciò che c’era.
“Io non posso raccontare la storia dell’Inter, sono i giornalisti che riportano i numeri e vedono le partite che dovrebbero farlo. Io capisco di creare tantissime aspettative, tante cose possono essere condizionate da questo. Qualcuno può pensare che arrivo e come tocco vinciamo: è successo in passato, però…”.

A volte per dare la scossa anche alla stampa sembra che debba toccare con mano, forse serve per lavorare meglio.
“A me sembra di essere molto onesto e corretto quando parlo, penso che a volte l’onestà e la correttezza diano fastidio. Capisco che attaccare me porti pubblicità, perché non sono l’ultimo della banda; però mi dispiace perché sento dire a volte delle cose sul lavoro che offendono la professionalità di una persona che ci mette tantissimo con passione. Cerco sempre di essere un acceleratore nelle situazioni che mi chiamano. A volte ci riesco a volte meno, ma quando si raccontano cose ad arte per attaccare la mia persona dà fastidio e non mi è piaciuto”.

Comprerebbe Messi o quattro giocatori da 50 milioni?
“Penso sia improponibile l’una come l’altra soluzione… Non lo so, in questo momento mi tengo molto stretti tutti i ragazzi che mi stanno dando tante soddisfazioni e stanno gettando il cuore oltre l’ostacolo. Poi a fine anno faremo le valutazioni”.

Ma ha visto l’immagine di Messi di PPTV?
“No, mi state raccontando qualcosa che non ho visto… È più facile spostare il Duomo che portare Messi all’Inter”. 

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