Pinamonti: “Ibra il mio idolo. Non dimenticherò mai l’esordio a San Siro”

Con ancora 12 partite per stupire tutti, Andrea Pinamonti oggi si è raccontato in una lunga intervista al quotidiano l’Adige. Tra idoli e momenti di gloria l’attaccante ora al Genoa ha ripercorso il suo passato in nerazzurro.

TRA PASSATO E PRESENTE ECCO LE SPERANZE DI ANDREA PINAMONTI

Passato alle sponde rossoblù in estate con un prestito con diritto di riscatto, il futuro di Andrea Pinamonti non è ancora chiaro. Il giovane talento è infatti ancora di proprietà dei nerazzurri, e l’attaccante non disdegnerebbe un ritorno verso quei colori che in passato gli hanno dato tanto. Tra chi ha riconosciuto subito le doti c’è una persona in particolare che Pinamonti tiene a ringraziare: “All’Inter devo ringraziare in particolare Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile. Al Chievo e all’Inter ho conquistato tanti trofei e segnato tanto. Il coronamento del periodo giovanile è stato sicuramente il Campionato Primavera nel trionfo con l’Inter“.

Tra i tanti momenti indimenticabili del giovane non può che esserci il suo primo goal nella serie cadetta: “Il primo gol in serie A contro la Spal il 28 ottobre 2018, data indimenticabile. Poi l’esordio a San Siro, in Coppa europea: qualcosa di davvero emozionante e che non dimenticherò mai. Poi l’esordio a San Siro, in Coppa europea: qualcosa di davvero emozionante e che non dimenticherò mai“.

Per diventare però qualcuno serve talento e una buona guida. Tra i tanti idoli del genoano però due in particolare sono l’esempio da seguire: “Il mio idolo è sempre stato Ibrahimovic, sono cresciuto guardando i suoi video. Poi dopo il mio approdo all’Inter, allenandomi con Icardi, ho imparato tanto da lui“.

Per il futuro invece Pinamonti ha le idee ben chiare: “Sogni? Ne ho tanti. Il primo è affermarmi in un grande club, il secondo vincere trofei importanti e infine, ma importante altrettanto, arrivare in Nazionale

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