Uva (vicepres. UEFA): “Coppe possibili a prescindere dai campionati”

La corsa contro il tempo innescata dal Coronavirus continua a creare confusione nel mondo del calcio. Dopo il summit di ieri, Michele Uva (vicepresidente UEFA) fa chiarezza sull’accordo raggiunto per concludere la stagione e sulle eventuali conseguenze per la stagione 2020/2021.

MICHELE UVA: “ABBIAMO MESSO D’ACCORDO TUTTE LE PARTI”

In una interessante intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport“, l’ex dirigente di CONI e FIGC ribadisce il tentativo di salvare la stagione in corso. Dopo aver sottolineato che il primo obbiettivo da salvaguardare è la salute pubblica, Michele Uva spiega: «Siamo riusciti a trovare una soluzione condivisa con 55 Federazioni, con l’ECA che rappresenta 280 club partecipanti alle competizioni europee, con le Leghe Europee e con i giocatori. Essere riusciti a mettere d’accordo tutte le componenti è un risultato politico straordinario: la Uefa ha fatto ciò che non è riuscita a fare l’UE con gli Stati».

Uva chiarisce un punto importante sulla fattibilità della soluzione: «La scelta di quando riprendere allenamenti o campionati non spetta all’Uefa, ma dai governi nazionali prima, dalle federazioni e leghe, poi. Nelle linee guida dell’Uefa non c’è quando o se riprendere un campionato».

IL POTERE COERCITIVO E LA PROSSIMA STAGIONE

Pertanto, i diversi campionati potrebbero non ripartire tutti alla stessa data ed è necessario tenerli distinti dalle competizioni europee: «Se il campionato non si gioca per un decreto del governo è un conto. Invece, se ci si può allenare ma con il campionato sospeso, un club può partecipare alle coppe. Non abbiamo pensato ad eventuali sanzioni qualora un club si rifiuti perché la volontà delle Federazioni e delle Leghe nazionali è quella di giocare», ci tiene a precisare.

Il vicepresidente del massimo organo europeo del calcio rimarca un concetto importante: «L’UEFA non ha potere coercitivo. L’organo rispetterà le scelte dei diversi Stati. Ci sono 55 Paesi diversi: se qualcuno non vorrà proseguire, ne prenderemo atto». Anche ipotizzando una conclusione della stagione, resterebbe comunque il timore per la stagione 2020/2021, con i tempi che rischiano di dilatarsi in maniera ingestibile. Michele Uva chiarisce anche questo punto: “Ci potranno essere slittamenti in avanti, si rivedranno i calendari. Ci sarà uno slot per le nazionali a settembre, ottobre e novembre e l’eventuale partenza dei gironi delle coppe ad ottobre».

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