Il calcio europeo ai tempi del coronavirus

Da oggi pomeriggio è ufficiale, l’OMS ha dichiarato lo stato di pandemia sancendo di fatto che il Coronavirus non è più un solo problema di pochi ma lo è di tutto il mondo. Ma mentre nel globo i governi si adoperano per trovare le giuste misure per contenere o arginare il problema, c’è invece chi fatica a fermarsi.

IL CALCIO TRA RINVII, PORTE CHIUSE E SOSPENSIONI

Alla fine anche l’OMS si è dovuta arrendere e nel tardo pomeriggio ha dovuto dichiarare lo stato di pandemia. Tuttavia c’è ancora chi resiste e mette in scena uno spettacolo che è diventato ormai marginale rispetto a quello che sta succedendo nel mondo. In queste ore in cui i governi parlano di chiusure, blocchi e limitazioni il calcio in Europa sembra non essersi conto della situazione e continua imperterrito a mandare in onda il proprio show.

LA SITUAZIONE NELLA TOP FIVE EUROPEA

Se fosse stato recepito il consiglio dell’OMS, l’Uefa dovrebbe iniziare a guardare quello che hanno fatto le federazioni dei paesi maggiormente colpiti dal coronavirus. Svizzera e Cina sono state le prime nazioni a bloccare i campionati. Nella titubante Italia invece dopo rinvii, sospensioni e porte chiuse alla fine si è deciso di sospendere la Serie A tra mille dubbi. In Francia e Spagna, dove il numero dei contagi ad aumentare, si gioca ancora, ma perlomeno lo si farà a porte chiuse. In Germania e Inghilterra invece potrebbero invece già a partire da domani inasprire le misure già prese, arrivando a limitare la presenza dei tifosi negli stadi.

MA L’UEFA?

Restano invece da convincere i dirigenti dell’Uefa che però oggi, dopo le minacce da parte del presidente del Getafe, hanno deciso di rimandare due match di Europa League in programma domani. Tranne questo piccolo intoppo, lo spettacolo delle competizioni europee continua regolarmente. Possiamo intuire le difficoltà che ci siano a sospendere competizioni in cui esistono accordi con sponsor importanti che sganciano fior fior di milioni, ma forse l’Uefa questa volta dovrebbe prendere la palla al balzo e decidere di fare la mossa giusta.

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