Bergomi su Eriksen: “Gran colpo! Spinazzola? Non capisco la Roma”

Questa giornata di calciomercato è davvero rovente in casa Inter. Ecco le parole di Bergomi su Eriksen, Vidal e Spinazzola. L’ex difensore nerazzurro non parla solo di mercato ma anche di alcune individualità già presenti nella rosa nerazzurra.

“VIDAL SAREBBE STATO L’IDEALE, LUKAKU BENE SOLO IN ITALIA”

Giuseppe Bergomi ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni di TMW Radio, eccola organizzata punto per punto

SU CHRISTIAN ERIKSEN

È un tipo di giocatore che l’Inter non ha in rosa, bravissimo sui calci da fermo e capace di far cambiare modulo alla squadra di Conte. Inoltre è in grado di esaltare le qualità di ogni singolo giocatore: sarebbe davvero un gran colpo”.

ERIKSEN MEGLIO DI VIDAL?
Per la conoscenza che ha della Serie A penso che Vidal sarebbe stato perfetto, visto che conosce anche Conte. Eriksen però ha caratteristiche ben precise e mi fido di Conte, se vanno su di lui c’è un motivo”.

SULL’IMPATTO DI LUKAKU
Non particolarmente positivo il giudizio sull’attaccante belga che finora ha segnato 14 gol in Campionato, 2 in Coppa Italia e 2 in Champions League: “Chi ha fisicità nel nostro campionato ce la fa: penso al Milan di Ibrahimovic, alla Juventus dell’era moderna o all’Inter di dieci anni fa. Ero sicuro che Lukaku si sarebbe imposto nel nostro campionato, come dimostra il gol fatto contro il Sassuolo, quando si è liberato facilmente di Peluso usando il fisico. Ma questo in Europa non basta: lì serve anche la tecnica”.

SPINAZZOLA-POLITANO: CHI FA L’AFFARE?
In un 3-5-2 Politano non può giocare esterno e davanti trovava poco spazio. Dall’altra parte non capisco perché la Roma si liberi di Spinazzola: quando è in forma secondo me è il migliore terzino destro che hanno, senza nulla togliere a Florenzi che è un buon giocatore“. Per Bergomi la scelta giallorossa non si spiega “A meno che Politano non sia la risposta all’infortunio di Zaniolo, a quel punto lo scambio è conveniente per entrambe”.

BASTONI MEGLIO DI GODIN?
Quello è stato il mio ruolo per venti anni, devi essere bravo a farti vedere, devi coprire tanto campo. Godin comunque supera le difficoltà con l’esperienza, ma non ci si poteva aspettare un Godin di altissimo livello a 34-35 anni e in un nuovo ruolo“. Poi sull’ex Parma: “Bastoni è mancino e ha più facilità nella costruzione dell’azione”.

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