Primavera Inter, i tre migliori giocatori del 2019

Il 2019 è stato un anno avaro di trionfi per la Primavera Inter, ma ha visto diversi giovani nerazzurri già protagonisti nel calcio che conta.

Esposito: il predestinato

Se c’è un ragazzo “della Primavera” che merita una menzione speciale quello è Sebastiano Esposito. Entrato ormai in pianta stabile a far parte della Prima Squadra, il gioiellino classe 2002, è stato sicuramente il migliore della Primavera nerazzurra. Ripercorrendo il suo percorso si nota come il giovane diciassettenne di Castellammare di Stabia abbia bruciato rapidamente le tappe: dicembre 2018, entra a far parte della Primavera di Armando Madonna; dicembre 2019 primo gol in Serie A. Nel giro di un anno è passato dall’essere convocato prima del tempo con la primavera ad essere attaccante della prima squadra, con cui ha esordito anche in Champions League. Un ragazzo formidabile, un talento cristallino che è entrato nel cuore di tutti gli interisti, non solo per le qualità ma per la grinta e la voglia di spaccare il mondo con cui entra in campo. Interisti che già sognano per il piccolo “Seba” un futuro tutto nerazzurro.

Salcedo e Agoume

Chi ha già fatto il salto nei “grandi” è Eddie Salcedo, che aveva assaggiato la Serie A ai tempi del Genoa (con il “fratello” Pellegri), quando di anni sulla carta di identità ne aveva 16. Dopo l’esperienza al Grifone, l’attaccante è passato ai nerazzurri ed è rimasto agli ordini di Mister Madonna per una sola stagione, lasciando comunque un ottimo segno. Per quanto fatto vedere nel corso della stagione, all’italo-colombino giocare nelle giovanili stava un po’ stretto: come Esposito, si vedeva da lontano che era di un’altra categoria rispetto ai pari età. Ora l’esperienza all’Hellas Verona, il suo primo gol in Serie A e un brutto (ma non bruttissimo, si pensava a qualcosa di peggio) infortunio al ginocchio. Con l’Inter che guarda da vicino la sua crescita…

Uno degli ultimi acquisti di livello per la Primavera nerazzurra ha il nome di Lucien e il cognome di Agoume. I nerazzurri da qualche anno a questa parte hanno capito che è la Francia la Nazione da guardare con maggiore attenzione a livello giovanile: prima Karamoh, poi Kinkoue e infine, appunto, Agoume. E se per Kinkoue il sogno di giocare in Serie A ancora non si è avverato, all’ex Sochaux Conte una chance l’ha concessa nei minuti finali del match poi pareggiato contro la Fiorentina. Centrocampista di rottura, Agoume ha dimostrato di possedere anche una buona tecnica: insomma, ci sa fare con il pallone tra i piedi. Se si volesse azzardare un paragone illustre, lo si può definire simile al connazionale Vieira come caratteristiche tecniche e anche fisiche. Ovviamente con le debite proporzioni.

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