Icardi, notte tormentata: quanti colpi di scena e discussioni con Wanda! LA RICOSTRUZIONE

Sono passate poche dal passaggio di Mauro Icardi al PSG e questa mattina il Corriere dello Sport ricostruisce la notte prima del trasferimento a Parigi.

ICARDI, CHE NOTTE TORMENTATA

Marotta è riuscito nell’impresa di cedere l’attaccante, garantendosi tranquillità almeno fino al 30 giugno 2020. Poi toccherà al PSG esercitare il diritto di riscatto fissato a 70 milioni.

Icardi proverà a rilanciarsi nel club transalpino che è consapevole di avere a disposizione uno dei centravanti più forti in circolazione. Le ultime ore, però, sono state più che tormentate.

Come riportato dal Corriere dello Sport, la notte tra domenica e lunedì è stata particolarmente lunga e densa di dubbi. Si è partiti dalla decisione di Wanda Nara di lasciare gli studi di ‘Tiki Taka’ a mezzanotte e quaranta a seguito di una telefonata dell’intermediario dell’operazione e delle prime pressioni da parte dell’Inter, e si è andati avanti con un importante ostacolo da superare: la volontà dello stesso Icardi.

ICARDI PSG, CHI HA CONVINTO MAURO?

L’attaccante argentino, infatti, voleva restare all’Inter. Non accettava altre soluzioni. Sono seguite ore roventi nelle quali la moglie-agente ha cercato di convincerlo ad accettare la nuova destinazione, cosa poi avvenuta soltanto alle prime luci del mattino.

Anche al momento della partenza per Parigi la firma sul nuovo contratto che l’avrebbe legato al PSG era tutt’altro che scontata, tanto che solo a giornata inoltrata si è iniziato ad avere la sensazione che realmente la fumata bianca potesse arrivare.

Come riportato dal Corriere della Sera, fondamentale per il buon esito dell’operazione è stato l’apporto di Pino Letterio, l’ex procuratore di Icardi. Wanda Nara, preso atto dell’ostracismo del marito, si è rivolta in lacrime a lui in piena notte affinché convincesse l’attaccante ad accettare la nuova destinazione.

Letterio, con un messaggio,  ha persuaso Icardi a pensare che una permanenza a Milano sarebbe stata dura da sopportare probabilmente per i suoi bambini, visto che si rischiava di andare verso mesi di contestazioni, magari contrassegnati da duri striscioni come quelli apparsi domenica davanti alla sua abitazione milanese.

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