PREVIEW – Inter-Sampdoria, nerazzurri alla ricerca del gol perduto

Dopo le ultime due vittorie consecutive esterne, l’Inter è chiamata a fare i primi 3 punti casalinghi del 2019 contro la Sampdoria. Nella sua storia i blucerchiati hanno espugnato San Siro per 8 volte, l’ultima vittoria risale al 3 aprile 2017 quando, in rimonta, le reti di Schick e Quagliarella affossarono l’Inter di Stefano Pioli.

L’AVVERSARIO

L’ultimo periodo non è stato tra i più esaltanti: la Sampdoria di Marco Giampaolo tra campionato e Coppa Italia, nelle ultime 6 gare, ha vinto 1 volta sola, ne ha pareggiata 1 e ne ha perse ben 4. L’ultima, probabilmente, è quella più clamorosa visto che è uscita sconfitta dal Marassi per 1 a 0 per mano del Frosinone. Ma la classifica è tutt’altro che preoccupante: i blucerchiati occupano attualmente la 9a posizione con 33 punti, sono in piena zona Europa League e addirittura sono a meno 6 dal quarto posto occupato attualmente dal Milan.

ALCUNI DATI

5° miglior attacco del campionato con 39 reti fatte, 9 in più dei nerazzurri; mentre ha la 9a difesa con 30 reti subite, 14 in più degli uomini di Luciano Spalletti. La Doria è una squadra che primeggia per palloni intercettati (1088) e per passaggi filtranti (214), quest’ultimo è un dato molto importante perchè contraddistingue, e non poco, il gioco che ha improntato ai suoi il tecnico Giampaolo. Altra peculiarità che la differenzia dall’Inter sono i cross: se i nerazzurri sono i primi in questa particolare classifica, i blucerchiati sono al 19° posto.
Il cammino fuori casa per ora si è caratterizzato di 3 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte; il successo manca dal 22 dicembre quando la Samp si impose per 4 a 2 al Castellani di Empoli.

L’ASSETTO TATTICO E IL GIOCO DORIANO

Il marchio di fabbrica della Sampdoria è il 4-3-1-2. Un sistema di gioco collaudato dove sono soprattutto fondamentali i compiti di 4 giocatori. Il primo è Andersen, il difensore danese è il 4° giocatore della Serie A per passaggi effettuati, è da lui che nasce e si sviluppa la manovra della squadra doriana. Il secondo è Ekdal, l’ex Cagliari è fondamentale in fase difensiva quando deve recuperare palloni o ostacolare la transizione offensiva degli avversari. Il terzo elemento cardine è chi ricopre il ruolo del trequartista. Solitamente il ballottaggio è quello tra Saponara e Ramirez; i due giocatori sono fondamentali nello scacchiere tattico di Giampaolo perchè sono abili a verticalizzare sulle due punte ma anche ad attaccare con frequenza la profondità, creando spazi e pericoli agli avversari. L’ultimo non può che non essere Quagliarella. L’attaccante stabiese ha contribuito al 41% delle realizzazioni della sua squadra grazie alle 16 reti realizzate; un giocatore che riesce a lavorare sempre sul filo del fuorigioco e che, quando è in giornata, riesce a dare imprevedibilità negli ultimi metri.

PUNTI DA SFRUTTARE

L’assenza di Icardi influenzerà e non poco l’assetto e le scelte tattiche di Luciano Spalletti. Probabilmente il 4-3-3 in fase offensiva e quindi il 4-5-1 in fase difensiva, potrebbero essere l’assetto più corretto per questa gara considerando le caratteristiche della Samp e soprattutto quelle dei suoi centrocampisti. L’Inter dovrà essere molta brava in fase difensiva: la compattezza della squadra potrebbe essere un fattore determinante per evitare sia di esaltare il gioco in verticale e sia le improvvise ripartenze degli avversari. Importanti saranno soprattutto gli esterni d’attacco che il tecnico nerazzurro sceglierà. Lo scarico immediato e rapido su di loro potrebbe essere una chiave di lettura interessante per far aprire l’undici di Marco Giampaolo. Naturalmente se Icardi salterà questa gara, gli inserimenti dei centrocampisti dovranno essere di aiuto e di supporto a Lautaro Martinez.

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