EDITORIALE – Non è colpa di Orsato se l’Inter non andrà in Champions League

Siamo alle solite: Inter-Juventus e sono subito polemiche. No, non discutiamo dell’arbitro, meglio concentrarsi sulla prestazione dei giocatori che sono stati ad un passo dal compiere un’impresa. Ecco il nostro editoriale.

EDITORIALE – NO ALLE POLEMICHE, ESALTIAMO IL CUORE NERAZZURRO

C’è stato tanto cuore dei nostri ragazzi, tanto agonismo e tanta voglia di vincere questo Derby d’Italia. Tre episodi hanno deciso il match: l’espulsione di Vecino, la mancata espulsione di Pjanic e il cambio errato di Spalletti che decide di far entrare Santon al posto di Icardi. Tralasciando le polemiche (superflue), è meglio concentrarsi sull’aspetto tecnico di questo match. Quando l’Inter ha perso la partita (e probabilmente il treno per la Champions League)?

Minuto 15 del match: Vecino interviene pesantemente su Mandzukic e con l’aiuto del Var, Orsato espelle il centrocampista uruguaiano. La decisione potrebbe essere esagerata ma l’errore di Vecino è a prescindere: perché entrare in quel modo? Perché rischiare di lasciare la tua squadra in inferiorità numerica per 75 minuti in un match fondamentale per la stagione nerazzurra? L’intervento di Vecino è inutile e per nulla intelligente.

Fortunatamente (o sfortunatamente per come è finita) l’Inter è riuscita con coraggio, cuore e orgoglio a ribaltarla. Icardi e l’autogol di Barzagli hanno regalato un sogno, infranto 20 minuti dopo con l’ingresso di Santon. Ecco l’errore decisivo di Spalletti al minuto 85: “Ho messo Santon perché c’era da difendere e la Juve ha giocatori altissimi soprattutto sui calci piazzati e con Santon volevo alzare la squadra”. Togliere il centravanti per inserire un terzino, è errato: dimostri provincialismo, togli coraggio alla squadra, regali campo agli avversari.

INFRANTO UN SOGNO, SPALLETTI PERCHÈ SANTON?

Paradossalmente Santon è stato protagonista negativo in soli 4 minuti: saltato da Cuadrado che complice la deviazione di Skriniar ribalta la situazione psicologica del match e 2 minuti dopo si perde Higuain per il 3-2 finale (calci piazzati, contrasti aerei vero Spalletti?).

La sintesi del match, purtroppo, è questa! Nessuna polemica, nessuna discussione perché il match si è perso a causa di errori dei singoli: Vecino, Spalletti e Santon hanno condannato l’Inter (a meno di regali biancocelesti) all’ennesimo anno senza Champions League.

Onore ai 10 uomini che hanno sudato la maglia in questo derby complicato. Complimenti ad una squadra tenace ed orgogliosa che ha lottato sfiorando l’impresa: probabilmente non si andrà in Champions, ma non per questo Derby d’Italia. I punti persi sono altri: Sassuolo, Udinese, Crotone, Bologna e il Derby di Milano. L’Inter ha perso in queste partite il treno per la Champions League. Amiamola SEMPRE!

 

 

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