Derby, sulle “ali” dell’entusiasmo: Candreva-Perisic o Calhanoglu-Suso?

Il derby di domani potrà dipendere da tante variabili, in primis i confronti tra giocatori. A nostro avviso sarà fondamentale quello sugli esterni: Candreva-Perisic da una parte, Suso-Calhanoglu dall’altra. Chi la spunterà? Proviamo a prevederlo, analizzando punti di forza e deboli di entrambe le coppie.

CANDREVA-PERISIC ASSE RITROVATO PER IL DERBY

Un mese fa, la coppia di esterni Candreva-Perisic non stava affatto entusiasmando. L’azzurro era spesso contestato dal pubblico e lo stesso Spalletti in qualche partita gli aveva preferito Karamoh. Il croato viveva da mesi un’involuzione preoccupante, era diventato avaro di goal e di prestazioni confortanti. Le ultime settimane hanno restituito a Spalletti le due ali dei primi mesi, incisive con goal, assist e continuità di rendimento. Se tra Marassi e Verona ad aver brillato è stata soprattutto la luce di Perisic, come testimoniano i due goal e i due assist, non si possono affatto non considerare le prove di Candreva. Il romano ha posto il termine alla sua mono-dimensionalità tutta corsa sul fondo e cross prevedibili. Viene più dentro il campo, svaria più sulla trequarti offensiva per lasciare campo all’intraprendente Cancelo ed è più portato a concludere verso la porta.

Il fatto che sia ancora a secco di goal non è casuale, ma nelle ultime due partite il fattore che più ha inciso su ciò è stata la sfortuna. Lo scorso anno ha segnato sia nella gara d’andata che di ritorno, nel derby d’andata si è “limitato” a un assist e a una traversa. Che sia destinato a sbloccarsi nella serata più importante? In caso contrario, saremmo ingiusti nel non sperare in una partita che possa ricalcare le precedenti per intensità e qualità delle giocate.

DERBY: CANDREVA-PERISIC E LE DIFFERENZE CON SUSO E CALHANOGLU?

Se l’Inter può vantare al suo arco due frecce laterali molto pericolose, anche Gattuso può rispondere con la stessa moneta. Suso e Calhanoglu stanno avendo un ottimo rendimento e sono più che funzionali al gioco del fu “Ringhio”. Tecnici, veloci e abili a rientrare in mezzo al campo sui loro piedi forti, hanno un’ottima intesa con le rispettive mezzali. Sia il turco con Bonaventura che lo spagnolo con Kessie hanno un’ottima predisposizione nel duettare e creare potenziali pericoli. Più predisposti alla costruzione che alla finalizzazione e alla rifinitura.

Non si possono infatti definire degli esterni col vizio del goal. L’ex Bayer ha segnato appena due reti tra campionato ed Europa League, mentre lo spagnolo si è decisamente arrestato dopo un ottimo inizio di stagione sotto questo punto di vista. Attenzione però alla cabala, date le sue tre reti negli ultimi tre derby di campionato e i due assist considerando anche i quarti di Coppa Italia giocati a dicembre e decisi da un goal di Cutrone. Anche Calhanoglu, se non il killer instinct, ha almeno dimostrato di possedere una conclusione di grande potenza e precisione. Lasciargli spazio potrebbe essere letale.

CANDREVA-PERISIC: LE LORO ARMI NEL DERBY 

D’Ambrosio potrà essere un antidoto prezioso a Suso. La tendenza a rientrare centralmente sul mancino potrà giovare alla difesa dell’ex granata, che potrebbe così ritrovarsi sul suo piede forte a difendere le situazioni più spinose. L’ex Liverpool non è però scontato, dal momento che non disdegna l’utilizzo, seppurr forzato, del piede destro. Il 2-1 di un anno e mezzo fa e l’assist a Romagnoli nel pre-Pasqua 2017 sono lì a dimostrarlo. Dall’altra parte Cancelo dovrà essere aiutato molto sia da Candreva che dalla mediana, che dovrà leggere i movimenti e gli inserimenti del frenetico Bonaventura, sempre attivo nell’attaccare l’area e gettarsi negli spazi vuoti.

Dall’altra parte del campo, i nerazzurri sperano nella non eccelsa fase difensiva di Ricardo Rodriguez, spesso l’elemento più annaspante della linea rossonera e che potrebbe essere preso in mezzo dalle iniziative di coppia di Candreva e Cancelo. Sulla sinistra, invece, Perisic può contare sulla sua superiorità fisica nei confronti di Calabria. Velocità, centimetri e capacità di giocare con i due piedi sia per il tiro che per il cross sono armi che l’ex Dortmund può utilizzare con imbarazzo della scelta.

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