IN CAMPO VERITAS Inter-Bologna: i verdetti del ritorno alla vittoria per l’Inter

C’è stato finalmente il ritorno alla vittoria per i nerazzurri. I 3 punti mancavano da più di due mesi, ieri sono arrivati ma non per questo la crisi è del tutto superata. Ecco cosa ci ha detto il match di ieri.

FINALMENTE RITORNO ALLA VITTORIA: CHE KARAMOH!

1. Karamoh piacevole sorpresa; ora il dubbio è la continuità
Che il ragazzo ci sapesse fare con la palla tra i piedi lo si era capito sin da subito; c’è personalità e voglia di fare, di mettersi in mostra, essendo sempre stato oscurato dall’ombra di Candreva. Ieri Spalletti ha preferito lui, e i risultati si sono visti; più velocità, più dribbling e non sempre e solo cross per la punta. Il francese saprà continuare a questi livelli? Finché fa goal del genere, meglio tenerselo stretto.

2. Eterno Palacio
Ha sì segnato sull’ennesimo svarione difensivo dei nerazzurri, ma la sua prestazione è notevole al di là del goal. Corre fino allo sfinimento, tornando sempre in difesa per aiutare i compagni, muovendosi in attacco per non dare punto di riferimento. Avrà pure la sua età, ma El Trenza è eterno.

3. Eder da titolare non sbaglia mai. Che sia giunta l’ora di vedere le due punte nell’Inter?
La mancanza di Icardi non l’ha fatta sentire, e ce ne vuole. Due gare da titolare, due reti, di cui la seconda proprio alla Icardi. Grande e soprattutto continuo movimento per lasciare spazio alle ali. Sabato il capitano ritornerà disponibile; fare a meno di lui quando in forma fisicamente è impossibile, ma Eder il suo spazio se lo sta ritagliando. Spalletti non ha negato tale possibilità: una chance a questa coppia va data.

4. Brozo, così non va
Va apprezzata la sua continua corsa, a volte anche inutile, ma fa vedere la voglia che ha nelle gambe. Gli atteggiamenti però sono quello che sono: i fischi sono arrivati per come si pone nel match; ottimo il suo assist per Eder, ma ad ogni errore non si può restare imbambolati e lamentarsi per ciò che è stato fatto. La personalità si vede anche in questo, e qui il croato pecca. Zittisci i fischi con ottime prestazioni, non alimentarli applaudendo ironicamente: autoesclusione.

5. Crisi finita? Non del tutto, ma è un inizio
I segni della crisi permangono, dall’erroraccio di Miranda alla non gestione nel finale di partita in 11vs9. Spalletti ammette la mancanza di personalità di alcuni suoi giocatori, e continuerà a lavorare sul questo. La risposta sul campo c’è stata, parziale, ma c’è stata. Non si esce dalla crisi, ma è un inizio.

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