Zenga: “Per me affrontare l’Inter è troppo complicato. Eder? Dà sempre il 100%!”

Walter Zenga ha parlato ai microfoni di Premium Sport al triplice fischio di Inter-Crotone. Intervista Zenga, ecco la soddisfazione del tecnico dei calabresi.

INTERVISTA ZENGA, LE DICHIARAZIONI DELL’EX PORTIERE DELL’INTER

“L’abbraccio con Carbone a fine partita? Scontato perché vedere la squadra comportarsi così è stata una grandissima soddisfazione. Per me affrontare l’Inter è sempre complicato. Non è facile giocare contro il tuo passato perché c’è tutto dentro la testa, il cuore, ti passa davanti tutto il film della tua vita. Sono nato nell’Inter, ho fatto tutta la trafila. Non sono arrivato da un altro club, per cui è più facile avere un rapporto del genere. Sono sempre convinto che i tifosi apprezzano quelli che ci mettono passione e mettono tutto per la maglia, ora devo pensare all’Atalanta perché per noi sarà una partita tosta. Alla squadra chiedo di giocare veloce per andare prima possibile dagli attaccanti, ma dobbiamo imparare a gestire perché è un tipo di gioco un po’ dispendioso”.

“Sono l’allenatore del Crotone ed ho guardato soprattutto la mia squadra, per me è stato complicato scindere le due cose. Sono contento della prestazione della mia squadra. Un risultato può essere anche occasionale, le prestazioni no. Il saltello al ‘chi non salta è rossonero’? Sono cose goliardiche che non offendono nessuno Io sono stato offeso ma vado per la mia strada. Eder? Con lui ho un rapporto speciale, abbiamo passato poco tempo insieme ma era uno dei miei uomini perché con lui si può lavorare al 100%. Luciano Spalletti è un grande allenatore e parlerà lui per l’Inter, non io”.

INTERVISTA ZENGA, QUESTE LE DICHIARAZIONI A SKY

“Anche col Catania e col Palermo ero venuto contro l’Inter. Ogni volta che vengo qua la curva e lo stadio mi tratta come se avessi smesso un anno fa: è un grande riconoscimento”.

“Stiamo giocando così da un po’. Abbiamo poco possesso palla, ma cerchiamo di giocarcela. Credo sia questa la strada per poterci salvare. Siamo 11 contro 11, conviene se ce la giochiamo. L’ho scritto sul mio foglietto degli appunti. Nella qualità del passaggio bisogna essere più attenti. In questo dobbiamo diventare più cattivi: dobbiamo migliorare. L’ho proposto subito ai ragazzi. I giocatori devono credere nel loro leader. Io devo essere credibile. Gli avevo chiesto di divertirsi e di provare a fare la partita. Lo puoi fare se hai un gruppo che ti segue. Eder? E’ un mio giocatore, con lui si può lavorare al 100%. Con me ha fatto 9 gol in 12 partite: sono contento di vederlo all’Inter. L’Inter? Non mi permetto di giudicarla. Hanno Spalletti che è un grande allenatore ed è quello giusto”. 

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