Spalletti fa autocritica da Premium: “Non sono contento del mio lavoro. Devo…”

Intervistato in esclusiva da Premium Sport il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha steso un bilancio dei suoi primi 6 mesi in nerazzurro. Un bilancio molto autocritico, ecco le sue parole.

SPALLETTI: “BUON ANNO A CHI AMA L’NTER”.

Apertura di intervista con tanto di auguri a tutti gli amanti della Beneamata:  “Buon anno a tutti i nostri tifosi, a tutti coloro che vogliono bene all‘Inter. Noi pensiamo alla Fiorentina da San Silvestro, anche perché il calendario riempie qualsiasi spazio ed è giusto così. Perché nelle feste più belle dell’anno è giusto mettere lo spettacolo più bello, quello del calcio italiano”.

I PRIMI 6 MESI DI SPALLETTI

Primi 6 mesi che lasciano il toscano contento a metà. Ecco la sua analisi: “Se penso ai punti che ho fatto l’anno scorso vedo che sono gli stessi dell’anno passato, però poi io devo ambire a fare qualcosa di più, quindi non sono contento del mio lavoro. Sicuramente l’Inter è qualcosa di emozionate, che ti crea qualcosa; basta guardare dentro la storia. Dobbiamo lavorare per sentirci da Inter, per essere l’Inter, questa cosa farà la differenza. Guardo soprattutto ai miei risultati e se sono riuscito a tirare fuori il massimo da ciò che ho a disposizione per rispondere a questa domanda: abbiamo fatto bene, ma abbiamo ancora qualcosa di più non abbiamo ottimizzato tutta la forza dei nostri calciatori. Nel girone di ritorno dobbiamo darci una mossa. 

I PERICOLI DEL MERCATO DI SPALLETTI

Sul mercato il tecnico dichiara: “Non mi incateno ai cancelli della Pinetina se non arriva nessuno. Penso di avere una squadra forte, dei direttori  forti, se arriverà la possibilità di concludere operazioni vantaggiose loro sono il Bruce (Springsteen.ndr) e il Bono (Vox.ndr) del mercato, gliela sonano e gliela cantano a tutti. Non so quando potrebbero far comodo una rosa più lunga. Noi per quello che abbiamo fatto vedere in queste partite abbiamo soluzioni per tutto. Siamo comodi così e se succedono cose straordinarie serve in ordine numero qualche altro giocatore. Noi abbiamo le qualità che servono. Se arrivasse qualcun altro e se si completa l’ordine numerico della rosa va meglio. Dopo il mercato troveremo ombre interiste ovunque. E se qualcuno parte? “Il discorso è che fino a che sono in scadenza i procuratori determinano i loro contratti, sotto contratto siamo noi che decidiamo se tenerli o lasciarli partire. Agiremo in correttezza e sintonia per preoccuparci delle esigenze dell’Inter”. 

SPALLETTI PSICOLOGO DEL GOL E DI UN INTER VINCENTE

Sulla scarsa vena realizzativa mostrata a dicembre dichiara: “Non riusciamo a fare gol e si parla di problema psicologico. Ma se si toccano tasti simili servono specialisti in tutti i campi e lo psicologo per il gol è Icardi. Domani lo faccio parlare dieci minuti con la squadra per motivarli al gol di squadra. Oggi abbiamo fatto i tiri in porta e c’erano quelli della villa sopra la Pinetina che reclamavano che non era arrivato neanche un pallone”. E sul futuro dichiara: “l’obiettivo nel 2018 è quello di vedere 65mila sempre allo stadio e se lavoreremo bene in futuro qualche volta sarà 80mila. Il numero delle persone allo stadio diranno cosa siamo riusciti a fare e la loro presenza sarà determinante per quello che riusciremo a fare”. 

SPALLETTI E SUNING

Infine ultima battuta sulla famiglia Zhang e il rampollo Steve: “Hanno a cuore l’Inter e danno continuazione alla storia dei grandi presidenti dell’Inter: hanno potenzialità, amore per questi colori, Steven è competente vive qui perché vuole contribuire a migliorare le cose del club e sotto questo aspetto siamo a posto”. 

 

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