EDITORIALE – Chi vuol salire sul carro Inter?

La trasferta di Cagliari si preannunciava piena di insidie. L’Inter, però, si è vestita da grande e con qualche difficoltà di troppo ha portato a casa tre punti fondamentali per la rincorsa Champions League.

INTER, UN PASSO DA SCUDETTO

Una notte in vetta. Un sabato sera per godere un po’ e respirare quell’aria d’alta classifica che fa solo bene al morale. Non bisogna nascondersi: il passo è da Scudetto ma questo campionato è particolare. Andando indietro di 11 anni: stagione 2006/2007 (quella delle 17 vittorie consecutive per intenderci), Inter in vetta con 36 punti in 14 giornate. Vantaggio sulla Roma di ben 4 punti, sulla terza (il Palermo) di 8 punti, mentre sulla quarta di ben 16 punti. Parliamo, ovviamente di due esempi atipici, ma che fanno ben pensare. Come dovrebbe sentirsi il tifoso nerazzurro? Felice per lo strepitoso inizio o rammaricato per l’inizio da record delle contendenti alla qualificazione in Champions League? Il dilemma è evidente ma l’esperienza del tifoso nerazzurro è tale da non permettersi mai di volare troppo in alto come Icaro. Beh da Icaro a Icardi il passo è brevissimo.

“ICARDI NON SEGNA IN TRASFERTA”

Il Mamba Icardi si sta divertendo a rispondere alle lamentele dei soliti criticoni nerazzurri. “Icardi non segna in trasferta”. Bene, accontentato: doppietta al Cagliari e 15 goal in 14 partite (poca roba, insomma). È una caccia alla critica senza tregua (cit. Spalletti) come se 93 goal in 160 partite non fossero sufficienti a zittire i criticoni. Un capitano che trascina ed è decisivo: pochi tocchi (14) ma letali. Un serpente, un Mamba silenzioso che agguanta la preda, ammaliando i tifosi nerazzurri. Ma si sa la critica è sempre dietro l’angolo: godersi un bomber come l’argentino è fin troppo complicato.

LUCIANO DA CERTALDO E LA METAMORFOSI NERAZZURRA

Ammettiamolo, nei primi 20 minuti di Cagliari-Inter sono riapparsi i nefasti ricordi della scorsa stagione. Squadra senza testa, messa male in campo, lenta, bloccata ed in balia degli avversari. Qual è la differenza? Luciano Spalletti. La squadra sta imparando come colpire l’avversario al momento giusto. Chi è l’artefice? Proprio lui, Mastro Lindo che senza tregua punta dritto all’obiettivo principale di questa stagione: la Champions League. Attenzione, però, mi comunicano che ci son pochi posti a disposizione sul carro guidato da Spalletti. Affrettatevi gente prima che sia troppo tardi!

Scudetto? La notte del 9 dicembre si potrebbe capire quante possibilità ha questa Inter. Intanto godiamoci la vetta: il condottiero Spalletti e il Mamba Icardi sono pronti sempre più a far sognare il mondo nerazzurro. Amiamola Sempre!

 

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