“Mal di pancia” troppo frequenti, pugno chiuso troppo raro: così non va

I giocatori nell’arco di questa estate hanno manifestato varie volte un “mal di pancia”. Le società sono rimaste a guardare senza intervenire. Così proprio non va.

MAL DI PANCIA INVENTATI, SOCIETÀ INERMI: PERCHÉ?!

Dopo le enormi cifre spese dalle società per acquistarli, i giocatori dovrebbero quantomeno portare rispetto. Ciò ultimamente accade sempre di meno; anzi, certificati per saltare allenamenti in attesa del trasferimento gradito, permettersi di non andare in ritiro. Nessuno dà il diritto a questi “uomini” di comportarsi in questo modo. Se il rispetto, forse la prima cosa che viene insegnata quando si è piccoli, viene meno, che resta? Non basta essere bravi in campo, essere acclamati dai tifosi, se poi fuori dal campo si è irrispettosi nei confronti di chi ha speso fior fior di quattrini per averti lì.
Attenzione però: non sono solo i giocatori a sbagliare, va detto. Perché le società non fanno niente? Per quale motivo non c’è un’adeguata punizione a tali atti? Perché non c’è il pugno chiuso forte da parte della società?

Troppi perché senza risposta, e questa situazione andrà avanti chissà per quanto. Dove si finirà? Giocatori convocati che non si presentano alla partita? Tutto è possibilie, visto che i giocatori pensano di essere in grado di fare quel che vogliono. Così non va, non funziona così, svegliatevi!

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