MATCH ANALYSIS – Juventus-Inter, voglia di tentare l’impresa

L’Inter viene da 7 vittorie consecutive in campionato che la rendono tra le più in forma della Serie A. Quest’oggi però c’è davanti un colosso bianconero, ed è giusto adoperare il termine “impresa“.

DOLCI RICORDI NERAZZURRI ALL’ANDATA

Forse la miglior Inter sotto la gestione De Boer; anzi, senza forse: è stata senza ombra di dubbio la miglior partita sotto la guida del tecnico olandese. Nonostante la beffa firmata Lichtsteiner, l’Inter prima alza la testa con Icardi e infine anche la cresta, con l’incornata a lambire il secondo palo di Perisic. I bianconeri avranno sete di vendetta (con un Higuain che questa sera partirà titolare), ai nerazzurri il compito di replicare ciò che di buono è stato fatto in quella tanto dolce domenica 18 settembre.

BIANCONERI IN GRAN FORMA TRA LE MURA AMICHE

Ormai la società torinese arricchisce il proprio palmarès di record quasi ogni settimana: sono infatti 27 le vittorie consecutive allo Juventus Stadium. Numeri da capogiro, impressionante il ruolino di marcia imposto fino a qui dagli uomini guidati da Massimiliano Allegri, anche lui un “top player” della squadra bianconera. L’Inter fu la prima a violare la nuova casa juventina, con una splendida prestazione degli uomini di Stramaccioni (1-3 il risultato finale), e resta l’unica tra le “grandi” ad aver compiuto questa impresa. Che sia di buon auspicio?

ICARDI IMPLACABILE CONTRO LA JUVENTUS: È LUI IL PUNTO DI RIFERIMENTO

Se i tifosi bianconeri dovessero scegliere quale giocatore interista fa loro più paura, la risposta sarebbe ovvia. Il capitano, su 8 partite contro la capolista indiscussa del campionato, ha siglato ben 7 reti. Per questo sarà altrettanto importante il ruolo dei 3 dietro il centravanti argentino, Perisic-Brozovic (o Joao Mario)-Candreva, perché al capitano può bastare anche una sola palla per metterla dentro come ha già fatto in passato. La difesa bianconera è più che ostica, ormai vera e propria forza della squadra, ma le abilità nel dribbling degli uomini sopra citati potrebbe risultare decisiva. Occhio però: lì dietro non sono ammesse sbavature, perché al primo errore si può essere puniti, perché uomini come Dybala, Mandzukic e Hiaguain non perdonano.
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