Le pagelle di Inter-Cagliari, si salva solo Joao Mario, Icardi e la difesa soffrono

Le nostre valutazioni sulla sfida odierna disputata a San Siro tra l’Inter e il Cagliari:

Handanovic 6:dopo un primo tempo da disoccupato, sale in cattedra prepotentemente nella ripresa. Tre interventi prodigiosi per non far affondare l’Inter e mantenerla in vantaggio. Poi, però, arriva il minuto 85, dove prima esce male e poi si trascina in porta il cross di Melchiorri. Evita il tris successivo in due occasioni. La sufficienza gli va riconosciuta nonostante l’errore.

Ansaldi 6,5: l’Inter sembra aver trovato un buon terzino in grado di garantire sia sicurezza in fase difensiva che spinta e qualità in fase di attacco. Accompagna spesso l’azione e sa cavarsela palla al piede. Uscito lui, la baracca si sfalda.

Miranda 5,5: secondo tempo da incubo, con sardi che imperversano in area e lui lasciato con i suoi compagni di reparto in balia degli eventi. Si fa beffare in occasione del pareggio e soffre Borriello dopo il suo ingresso in campo.

Murillo 5,5: gli manca un centesimo per fare un soldo. Gioca una partita attenta e concentrata come non spesso gli accade, ma è protagonista sfortunato di entrambe le reti avversarie. Segno che i tempi non sono buoni. Soffre il mancato equilibrio finale e la scelta folle di De Boer,

Santon 5,5: da lui non si può attendere altro che l’esecuzione del mero compitino, che per poco non porta a casa, ma lo sciagurato finale abbassa anche il suo voto. Non è un difensore che può mettersi in una linea a 3.

Medel 6: fa sempre il suo, ma quando i nerazzurri si lasciano abbandonare a sè stessi non può che affondare con tutta la ciurma. Uno dei pochi ai quali non si può rimproverare nulla, sia perché ci mette sempre grinta, sia perché non ha i mezzi per trascinare i compagni.

Joao Mario 6,5: segna il suo primo goal italiano, ma non solo. Non perde mai la bussola, detta bene i tempi di gioco fin quando l’Inter ne ha il pallino e sembra uno dei pochi in grado di combinare qualcosa negli sconcertanti istanti finali. Unica nota positiva.

Candreva 5: come al solito si danna l’anima in corsa e cross, ma per un pomeriggio ha lasciato la precisione a casa. I suoi traversoni sono spesso lenti e mal calibrati, facile preda degli alti e possenti centrali cagliaritani.

Banega 5: prova sempre ad accendere la luce, ma oggi grandi idee non si sono viste. Oltretutto, perde due sanguinosi palloni a inizio ripresa che quasi spalancano al Cagliari le porte del goal. Tolto da de Boer in vista dell’Europa League, ma anche per dare più equilibrio alla squadra.

Perisic 6,5:rispetto a Candreva è meno sollecitato, ma capitalizza meglio i palloni che gravitano nella sua zona. Fornisce l’assist a Joao Mario, punta l’uomo volentieri e spesso i suoi cross non vengono premiati dai giusti movimenti dei suoi compagni.

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Icardi 5: che non sarebbe stata una giornata semplice lo si era capito dal comunicato della Curva Nord e dalle parole di Zanetti nel pre-partita. Lui risente dell’ambiente attorno a sè e gioca la partita peggiore della sua finora ottima stagione, fallendo un rigore, un’altra occasione di testa e mostrandosi parecchio sottotono per tutti i 90 minuti.

Gnoukouri 5,5: lanciato ancora nella mischia dal tecnico olandese, si mostra piuttosto timidamente, sbagliando più di qualcosa e non mettendo in mostra la personalità che più volte lo ha contraddistinto.  Non è però da lui che ci si può attendere un cambio di passo.

Eder 5: Nessun apporto alla partita.

Jovetic 5: vedere sopra.

Allenatore, Frank de Boer 4: squadra con poco ritmo nel primo tempo, poco equilibrata nella ripresa e senza carattere. Non mette in mostra Gabigol, ancora punisce Brozovic, insiste su giocatori che ormai non hanno quasi più nulla da dire e mette nel finale una sciagurata linea a tre che fa acqua da tutte le parti.

 

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