LE PAGELLE / Sparta Praga-Inter, il nuovo horror europeo: Ranocchia-Melo i registi

Le pagelle dei nerazzurri dopo il match contro lo Sparta Praga, match valido per la seconda giornata del girone K di Europa League, conclusosi con il risultato di 3-1 per la squadra ceca.

Handanovic 5,5: c’è qualcosa che Samir può fare per evitare i disastri compiuti dalla difesa nerazzurra? No, la sua partita si riassume così. Certo qualche uscita fuori dai pali potrebbe pure farla ogni tanto.

D’Ambrosio 4,5: la sua fascia di competenza è un via vai di giocatori cechi. Ci sarà un motivo per giustificarlo? Forse la stanchezza, forse una palese difficoltà tecnico-fisica nel reggere la dinamicità degli avversari, fatto sta che offre un’altra pessima prestazione. (dal 55′ Ansaldi 6: sicuramente immaginava un altro tipo di esordio in maglia nerazzurra. Entra per capire qual è il livello attuale dell’Inter).

Murillo 4,5: si trova nel limbo di dover decidere cosa fare da grande. Difensore discreto o ottimo buttafuori? Jeison è più vicino di quanto pensa alla seconda carriera presso le migliori discoteche milanesi: del resto balla insieme al suo compagno di reparto.

Ranocchia 4: a differenza di Murillo, Andrea ha già deciso cosa fare da grande. Infatti, il piccolo Frog si era trasformato in principe, ma stasera si può considerare un RE, sì ma degli strafalcioni difensivi con tanto di ringraziamenti di Kadlec. Arriva anche l’espulsione per farsi amare ancora di più nel suo nuovo regno.

Miangue 5: sarà l’inesperienza, l’aver accanto compagni che non sanno cosa significa fare un passaggio decente, ma questa volta il giovane terzino si adegua alla prestazione generale della squadra soffrendo maledettamente la mancanza di aiuto di Eder.

Gnoukouri 5: passare da Medel a Melo sarà stato uno shock per Assane. Il numero 27 nerazzurro si ritrova a dialogare con il dodicesimo uomo in campo per lo Sparta Praga, ovvero Melo, non riuscendo a dare un apporto importante come contro il Bologna. (dal 70′ Icardi 6: entra lui e l’Inter si sblocca. Non cambia la partita, ma almeno crea maggiori preoccupazioni alla difesa avversaria).

Felipe Melo 4: si fatica ancora a credere come il centrocampista brasiliano sia ancora tra gli 11 titolari di una squadra di calcio. Non farebbe meglio a ritirarsi e dedicarsi all’ippica?

Candreva 5,5: pochi palloni toccati, forse l’unico che tenta di provarci seriamente e guadagnarsi la pagnotta, ma la squadra è in versione horror e raggiungere la sufficienza è impossibile anche per lui. (dal 63′ Perisic 5,5: inquadrato solo per entrare in campo, non si vede nel marasma del titanic nerazzurro. Ci si vede a Roma).

Banega 5: errori, errori e ancora errori. Tante palle perse, che sia un po’ in calo? Di certo la prestazione di stasera deve essere da monito per le prossime. Si necessita del miglior Tanguito in vispalaciota del delicato match contro la Roma.

Eder 5: un’altra occasione persa per mettersi in mostra e sbloccare il suo score nerazzurro, fermo ancora a quota zero in questa stagione. Nemmeno nel finale riesce a rendere meno amara la sconfitta.

Palacio 5,5: non è nella condizione di essere la prima punta in una squadra come l’Inter, ma il capitano nerazzurro (stasera) fa in tempo a siglare il suo 13esimo goal europeo in maglia nerazzurra, raggiungendo così Cruz e Recoba.

Allenatore Frank de Boer 4: non si riesce ancora a capire se il tecnico olandese punti o meno all’Europa League. Intanto si fa sempre più forte la certezza che il rapporto con l’Europa è sempre più deteriorato: seconda sconfitta consecutiva, qualificazione più che in bilico, solo perché le altre rallentano. Si vuol cambiare marcia o si vuol continuare a fare queste figure barbine in Europa? L’OLANDESE ADDORMENTATO

 

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