LE PAGELLE / Pescara-Inter, Icardi save de Boer: sofferta prima vittoria nerazzurra

Le pagelle dei nerazzurri dopo il posticipo domenicale contro il Pescara, match valido per la terza giornata di Serie A, conclusosi con il risultato di 2-1 per i nerazzurri. Boccata d’ossigeno per de Boer, salvato prima dal suo portierone e, successivamente dal centravanti argentino.handanovic

Handanovic 7,5: attento sulle pochissime occasioni degli abruzzesi, assiste da spettatore non pagante al match. Nel secondo tempo, però, è decisivo, salvando prima il 2-0 di Verre e, poi, miracoloso su Bahebeck da due passi. Si dimostra, come al solito, eccezionale nei suoi interventi. BATMAN

D’Ambrosio 5,5: l’intesa con Candreva c’è, ma è impreciso nelle uscite palla al piede. Sulla coscienza il goal del Pescara: si perde Bahebeck che indisturbato trafigge Handanovic. Solito errore che non fa di lui un terzino di sicuro affidamento. INAFFIDABILE

Miranda 6,5: cerca di sistemare al meglio la posizione di Santon, spaesato e sofferente sul frizzante Caprari. Oltre a guidare al meglio la difesa nerazzurra con la sua solita esperienza, riesce a rendersi pericoloso anche in fase offensiva. Cala nel secondo tempo, soffrendo, così come tutto il reparto, la dinamicità degli avversari. JOAO, L’AGGIUSTATUTTO

Murillo 6: partita sufficiente del centrale colombiano che si limita al compitino, eccedendo in qualche fallo di troppo, senza rischiare particolarmente gli attaccanti del Pescara. Appena cala un po’ la concentrazione, però, si perde Verre fin troppo facilmente. FALLOSO

Santon 5: i pericoli maggiori arrivano dalla fascia sinistra. Spaesato, fuori condizione e in sofferenza costante su Caprari, che si prende facilmente gioco di lui. INDECOROSO

João Mário 6: esordio appena sufficiente del centrocampista nerazzurro. Le qualità ci sono così come una spiccata personalità, manca soltanto una maggiore velocità e fluidità di gioco. TIMIDO

Medel 5: non riesce ad essere il collante tra difesa e centrocampo, poca grinta e ancor meno interdizione. Si scioglie, come il resto della squadra, appena il Pescara va in vantaggio. POCO INCISIVO (dal 74′ Palacio 6: in quasi 20 minuti riesce a fare il triplo di ciò che Perisic non ha saputo fare. Peccato per lo spreco al 90esimo: della sua esperienza, però, si può fare affidamento in tempi di magra)

Candreva 6: un match dai due volti per il centrocampista nerazzurro. Infatti, al buon primo tempo con ottima intesa con Banega e numerosi spunti sulla fascia destra, si contrappone una deludente ripresa, forse stanco dagli impegni con la nazionale. SOTTOTONO (dal 74′ Jovetic 5,5: buttato nella mischia come mossa della disperazione, non incide particolarmente nel match)

Banega 6,5: è sicuramente uno dei migliori in campo tra le fila nerazzurre. Ogni azione offensiva dei nerazzurri passa dai suoi piedi: fantasia, classe e visione di gioco. Il suo difetto? La mancanza di concretezza in più di un’occasione nel primo tempo, anche se per quella c’è Maurito. Si fa perdonare, però, per lo splendido assist per il pareggio di Icardi. VISIONARIO

Perisic 5: non è al meglio e si vede. Manca l’ottovolante della scorsa stagione che cercava continuamente l’uno contro uno. Stasera non riesce a rendersi pericoloso, preferendo spesso dei facili appoggi per i centrocampisti nerazzurri: è un peccato perché appena accelera dimostra di creare problemi alla retroguardia abruzzese.  DOV’È IL VERO PERISIC? (dal 75′ Eder 5,5: entra come soluzione offensiva per ribaltare il risultato. L’Inter ci riesce, ma non per merito suo)

Icardi 7,5: al quarto colpo di testa, dopo alcune situazioni sfortunate, il capitano nerazzurro, prima, pareggia il match, segnando il secondo goal in campionato, e poi, implacabile, trafigge Bizzarri con una splendida doppietta. CECCHINO IMPLACABILE

Allenatore Frank de Boer 5,5: sistema l’Inter con un 4-2-3-1 offensivo, ma la lentezza del possesso palla e la mancanza di concretezza dei suoi giocatori, porta nuovamente la sua squadra in svantaggio, così come le precedenti partite. C’è da migliorare nella rapidità durante la manovra offensiva, oltre che in maggiore personalità della squadra. Vittoria che sa di boccata d’ossigeno per il tecnico olandese che dovrà sentitamente ringraziare sia Icardi che Samir Handanovic. MIRACOLATO

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