Le pagelle di Inter-Palermo, i nuovi fanno bene, stecca Kondo

Prima partita stagionale al Meazza, con l’Inter che ha ospitato il Palermo di Ballardini, trovando il primo punto del suo campionato. Risultato deludente, seppur trovato in rimonta. Ecco le nostre valutazioni dei giocatori.

Handanovic 6: osserva inerme l’infido pallone di Rispoli che si infila all’angolino. Per il resto deve limitarsi all’ordinaria amministrazione. Quasi uno spettatore non pagante.

D’Ambrosio 6,5: seppur nel suo modo caotico e disorganizzato, è uno di quelli che suona la carica e offre un contributo nel forcing del secondo tempo, proponendosi spesso avanti e provando anche la conclusione.

Miranda 6,5: il brasiliano sembra iniziare in maniera svagata, ma non ci mette nulla a riprendersi e a cancellare, quando occorre, le nefandezze e gli sbagli dei suoi compagni. Sfiora anche il goal.

Murillo 6,5: anche lui gioca in maniera attenta e possente, facendo pesare spesso la sua fisicità. Come il brasiliano, ha una possibilità di testa e non la sfrutta per questione di millimetri.

Santon 5,5: in occasione del goal avversario è decisamente sfortunato, anche se il suo rinvio di testa poteva essere decisamente migliore. Da quel momento perde fiducia e, di conseguenza, qualche pallone di troppo. Peccato perché, prima di quel momento, non stava affatto demeritando. Su di lui bisogna lavorare tecnicamente, fisicamente e psicologicamente.

Banega 6,5: detta i tempi e gioca il pallone come da tempo non si vedeva a San Siro. Raramente la banalità prende luogo nelle sue giocate e, il solo peccato, è quello di perdere la palla dalla quale nasce il vantaggio ospite. Cose che possono accadere a chi si prende un rischio, a chi vuol far pesare la propria classe.

Medel 6,5: sembra un pesce fuor d’acqua all’inizio, ma poi riesce a interpretare bene anche l’inedito ruolo della mezzala, finendo con l’essere uno degli uomini più pericolosi al tiro. Da mettere in conto anche il solito lavoro sporco e i tanti recuperi.

Kondogbia 5: male, male, male. L’unica giocata degna di nota è oltre il novantesimo, ma dopo due minuti sbaglia completamente a lanciare un contropiede facile facile. Macchinoso, impiega sempre troppo a giocare un pallone che, spesso, finisce col regalare agli avversari.

Perisic 6: partita a doppia faccia per il croato, che nel primo tempo è costantemente tra i più pericolosi, facendo il bello è il cattivo tempo sulla fascia sinistra. Nella ripresa cala in maniera drastica,  sbagliando anche molto in fase di appoggio. Esce per un colpo subito.

Eder 6: va a sprazzi. A volte non si vede, altre volte è uno dei più pericolosi. Come esterno non è fatto male, trovandosi forse meglio a sinistra. Rischia di segnare il goal decisivo di testa.

Icardi 6: un goal facile per uno come lui, ma anche un altro clamorosamente sbagliato e qualche errore di troppo in fase di controllo. Il goal salva l’Inter, ma potrebbe fare meglio.

Candreva 6,5: entrata azzeccata ed essenziale. Sforna subito il cross del pareggio e, per poco, anche quello della vittoria. Intraprendente e dinamico.

Miangue 6: inserito a sorpresa, non mostra troppi timori. Gioca bene il pallone e spinge in più di qualche circostanza.

Allenatore, De Boer 5,5: Candreva è una mossa buona, ma in un certo senso obbligata. Doveva avere più coraggio nel finale di partita, mettendo an attaccante con più forze fresche o, in alternativa, un centrocampista con più senso della porta di Medel. Brozovic non avrebbe guastato.

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