GdS – A Chinatown si sogna un’integrazione migliore grazie al calcio

Se la Cina sta per prendersi Milano, o almeno il calcio milanese, c’è già, nel cuore del capoluogo lombardo, una Cina perfettamente insediatasi da tempo nella vita milanese, apertasi a poco a poco e ora entusiasta che le due culture possano mescolarsi sempre di più. È la ChinaTown di via Paolo Sarpi, cuore della comunità cinese e meneghina allo stesso tempo, dove risiedono la maggior parte dei 30.000 cinesi residenti a Milano.

JINDONG

La Gazzetta dello Sport si è inoltrata nel quartiere, tra negozi svariati, insegne rigorosamente scritte con ideogrammi e due generazioni presenti, con padri e nonni ancora troppo stretti nella propria cultura originaria e i più giovani che, già tifosi da tempo delle due squadre, si sentono sempre più partecipi e coinvolti nei progetti e nei sogni di Inter e, forse, Milan. Sogni di gloria passata calcistica, ma soprattutto, il desiderio di un’integrazione che sia finalmente perfetta, senza pregiudizi di fondo.

Se la comunità locale e quella cinese si stanno venendo sempre più incontro, con le attività di via Paolo Sarpi sempre piene di persone e in continuo fermento, questa svolta epocale potrebbe rappresentare l’ultimo passo verso un definitivo abbraccio, un accoglimento senza più timori e restrizioni. Un sogno più grande di un campionato o di una Champions League. Sogno di culture che si rispettano e si ammirano senza il rischio di confondersi l’una con l’altra.

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