ACCADDE OGGI – Ronaldo e il rigore non dato: Ceccarini consegna il tricolore alla Juventus

26 aprile 1998, al “Delle Alpi” di Torino, va in scena Juventus-Inter, uno dei match più controversi e contestati della storia del campionato italiano. L’Inter è reduce da 6 vittorie consecutive, che hanno portato i nerazzurri a recuperare quattro punti ai bianconeri, sino ad ergersi ad un punto di distacco. La Juventus è reduce dalla vittoria di Empoli, contestata dai toscani per un grosso abbaglio della terna arbitrale, rea di non aver visto il goal di Bianconi, che Peruzzi tirò fuori dalla porta col pallone dentro di oltre un metro (tra l’altro anni dopo la Juventus fu protagonista di un altro goal “fantasma” contro il Milan). Il pre-partita è reso rovente dalle dichiarazioni dell’avvocato Prisco, che riferendosi al match decisivo per le sorti dello scudetto, dichiarò: “Speriamo che domenica ci sia un arbitro daltonico che non si faccia influenzare dai colori delle maglie”. L’arbitro designato per quel match fu Piero Ceccarini, che risultò protagonista (in negativo) per le sorti del match.

La partita, però, viene sbloccata dalla Juventus: al 21’ Del Piero si invola sulla fascia sinistra e di destro insacca, portando i bianconeri in vantaggio. L’Inter prova a reagire ma senza creare grossi grattacapi alla difesa bianconera. Nel secondo tempo, i nerazzurri, guidati da Ronaldo, ripartono con maggiore convinzione, meritando la rete del pareggio. A circa 20 minuti dal termine, l’episodio cardine del match: la nettissima ostruzione di Iuliano su Ronaldo non viene sanzionata con la massima punizione da Ceccarini. L’abbaglio arbitrale sarà seguito dal rigore (netto) concesso poco dopo, che Del Piero si farà parare da Pagliuca, ma ciò che andrà alla storia saranno le polemiche e le proteste dei nerazzurri: verranno espulsi Simoni, che nel post match, ironicamente, dichiarò: “Io spero di essermi sbagliato e di aver visto un rigore che non c’era”. Nel marasma generale verranno espulsi Ze Elias e Sergio Pini, allenatore in seconda dell’Inter. I nerazzurri, in inferiorità numerica cercano la rete del pareggio, ma Peruzzi respinge i tiri di Ronaldo e Zamorano, permettendo così alla Juventus di volare a +4 e cucirsi un pezzo dello scudetto numero 25.

simeone

E 18 anni dopo, “l’arbitro” Ceccarini, interpellato sull’episodio contestato, confermò la sua decisione, affermando: “Il rigore non c’era: nel basket avrebbero dato fallo in attacco, poiché Ronaldo travolge Iuliano, quindi la decisione corretta era la punizione a favore della Juventus”. Anni dopo, continua l’insensata analisi di un arbitro, fuori di senno, che purtroppo per i nerazzurri non fu daltonico, così come auspicava Prisco alla vigilia. Nerazzurri privati di un tricolore che Ronaldo e compagni avrebbero meritato alla luce degli episodi arbitrali, a favore dei bianconeri nel corso dell’intera stagione. E Prisco chiuse la vicenda con la sua solita sottile ma amara ironia: “Il rigore negato all’Inter nell’aprile del ’98 non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattata di ricettazione”.

 

 

 

 

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