Le pagelle di Empoli-Inter: Murillo stecca, Miranda no, ottimo Perisic

Le nostre valutazioni sul primo impegno ufficiale del nuovo anno dell’Inter, vinto con sofferenza fino alla fine al Castellani di Empoli:

Handanovic 6,5: oltre a una buona attenzione su qualche tentativo da fuori dell’Empoli, regala un provvidenziale intervento su Saponara e una serie di ottime uscite in stile Neuer.

D’Ambrosio 6,5: pericoloso a inizio partita con un paio di buone sortite, mostra, però, sempre il meglio di sé quando c’è da difendere e stringere i denti. Affidabile.

Miranda 6,5: nel finale i tentativi dei toscani trovano nel brasiliano un ostacolo insormontabile. La solita sicurezza, un grande pragmatismo con delle belle spruzzate di eleganza.

Murillo 5: svagato, non ne indovina una. Sbaglia molteplici disimpegni rischiando molto e facendosi condizionare nei duelli dal giallo iniziale

Nagatomo 6: mette sempre un enorme senso di apprensione, ma nel complesso, tranne un’occasione nel secondo tempo, tiene duro e offre un buon appoggio a sinistra.

Medel 5,5: il Pitbull è sembrato molto meno grintoso del solito. Soffre la mobilità di Saponara e, in generale, la tecnica del centrocampo avversario.

Kondogbia 6: mezzo voto in meno per il vistoso calo fisico della ripresa, ma il giocatore visto nel primo tempo promette grandi cose. Tampona bene, è più preciso del solito e con un paio di cavalcate crea anche superiorità numerica.

Brozovic 6: nel complesso disputa una partita confusionaria, ma combina anche cose egregie quando c’è da duettare con Perisic e Ljajic. A volte è sul pezzo, mentre in altre circostanze stava forse ancora pensando alla patente.

Perisic 6,5: il croato è il signore della concretezza. Regala l’assist vincente a Icardi, crea sempre presupposti interessanti e corre come un dannato, anche in ripiegamento.

Ljajic 6: si propone sempre e duetta con tutti con grande delicatezza di tocco, ma gli manca un pizzico di essenziale concretezza.

Icardi 6: cosa gli vuoi dire? gli arriva un pallone giocabile e lo tramuta in oro, ma deve cercare di essere più volte nel cuore della manovra.

Guarin, 5: entra in tempo con tanta mollezza, giusto in tempo per farsi beffare da Mario Rui, sbagliare una comoda apertura e tentare un tiro improbabile da centrocampo. Il contesto richiedeva altro.

Jovetic SV: pochissimi palloni toccati in 10 minuti.

Jesus SV: entra giusto per confermare il dato che vede sempre l’Inter vincente con lui in campo.

Allenatore, Roberto Mancini 5,5: l’Inter vista oggi è stata molto brutta, simile a quella delle primissime partite. Poteva azzardare prima qualche sostituzione.

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