Le pagelle di Inter-Cagliari: Brozo si conferma Epic, bene anche Palacio e Biabiany. Carrizo in versione Handa

Ecco le nostre valutazioni della sfida di Coppa Italia tra Inter e Cagliari, che ha visto l’accesso dei nerazzurri ai quarti di finale della competizione, dove incontreranno la vincente del match tra Napoli e Verona.

Carrizo 7: prestazione preziosa dell’argentino, che conferma di essere un’alternativa affidabile. Due preziose parate per salvare il vantaggio e una grande uscita nel finale per mantenere la porta inviolata.

Montoya 6,5: lo spagnolo si propone con scioltezza, difende senza troppi affanni e dimostra grande padronanza tecnica. E’ ancora in tempo per far svoltare la sua stagione?

D’Ambrosio 6,5: mister affidabilità. Anche da centrale difensivo fa la sua partita senza commettere errori o distrazioni.

Juan Jesus 6,5: buona prova del brasiliano, che comanda con autorità il reparto arretrato e si concede il lusso di fornire il cross decisivo per il vantaggio di Palacio.

Nagatomo 6: il giapponese non lascia il segno. Potrebbe osare di più in attacco ma si limita al compitino. Non il massimo per sperare in nuove opportunità in campionato.

Medel 6: il cileno sembra meno tonico del solito, soprattutto nel primo tempo, quando appare nervoso e spesso in ritardo nelle chiusure. Cresce nella ripresa.

Kondogbia 6,5: il francese recupera diversi palloni e li gestisce anche al meglio, salendo in cattedra con le sue lunghe leve e la sua fisicità nei frangenti finali della sfida.

Brozovic 7: il croato è l’uomo del momento, social network ed esultanze a parte. Dimostra di essere di una categoria superiore in campo, trovando sempre la giocata meno ovvia e più brillante. Segna un’altra rete d’autore e propizia anche il tris.

Biabiany 6,5: la velocità del francese è l’arma più incisiva nella prima mezz’ora. Cala alla distanza lasciando il posto ad altri protagonisti, ma si conferma una carta più che preziosa per il proprio tecnico.

Palacio 7:  il Trenza torna a segnare e a regalare le sue prestazioni complete. Lavoro di sponda e di raccordo, spirito di sacrificio e abnegazione in fase di non possesso. La sua qualità emerge significativamente in questi contesti.

Manaj 6: la giovane promessa albanese ci mette tanta voglia, ma spesso non gli riesce la giocata desiderata. I colpi ci sono, ma per affinarli al meglio ci vuole ancora un po’ di tempo.

Perisic 6,5: il croato entra giusto in tempo per porre il sigillo con un semplice tap-in. Segnare non fa mai male, soprattutto se non avveniva da un po’.

Gnoukouri SV: pochi minuti e palloni giocabili per l’ivoriano, che non giocava dalla prima giornata di campionato. Un prestito può fargli bene.

Dodò 6: il brasiliano gioca molto poco, ma mette in mostra la sua qualità in un paio di circostanze nonostante non giocasse gare ufficiali da marzo. Una sufficienza di solidarietà, con la speranza che anche l’ultimo infortunio possa essere lasciato definitivamente alle spalle.

Allenatore, Roberto Mancini 6,5: centra la qualificazione, dà spazio a diverse seconde linee, sperimenta nuove soluzioni e ottiene altre note positive da parte di alcuni uomini. Non ne sbaglia più una.

 

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