Per il nuovo gioiello nerazzurro la vita è stata stravolta da 180′, ma il ragazzo non si scompone e dice di no, che la sua vita non è cambiata. Gnoukouri inizia a far conoscere il suo nome e le sue qualità pur restando con i piedi per terra, cosa non scontata per un ragazzo della sua età.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, sabato contro la Roma, Assane, non è uscito per crampi, segno che il ritmo dei grandi l’ha subito fatto suo, ma per prendersi una meritata standing ovation da San Siro. Poi, il ragazzo, è stato portato in zona mista e letteralmente assalito da quotidiani, siti e televisioni per un’ora.
Mentre parlava e rispondeva alle domande di tutti, senza scomporsi, i suoi compagni, tra cui Juan Jesus, Ranocchia, Guarin lo prendevano un po’ in giro e lo salutavano con pacche sulle spalle. Anche due suoi connazionali ben più famosi, come Gervinho e Dumbià, si sono fermati per fargli i complimenti e per chiedergli il numero di telefono.Lui non si è mai scomposto e ha detto: “La fiducia mi viene dal mister che mi parla spesso e non è mai duro con noi. La mia vita non è ancora cambiata…”. Sarà, intanto l’anno prossimo potrebbe giocare con un altro suo connazionale e simbolo dell’Africa, quel Yayà Tourè tanto sognato dal tecnico Mancini. Il suo idolo però non è il gigante ivoriano ma il piccolo genio blaugrana Andres Iniesta.
Assane avrà tempo per crescere, intanto il mister se lo coccola e sogna una coppia tutta ivoriana per l’Inter che verrà.