Inzaghi: “Queste partite si devono vincere, al momento siamo nella stessa condizione dell’Inter. La visita di Berlusconi..”

Vigilia di derby anche per Inzaghi, alla sua seconda stracittadina da allenatore dopo la sfida dell’andata conclusasi in pareggio. Vediamo, tra le tante parole del tecnico rossonero riportate da SpazioMilan, gli stralci più interessanti della sua conferenza della vigilia:

DERBY – “Un allenatore, quando ha preparato la partita pensando di averlo fatto nel modo giusto, è chiaro che pensa di vincere. L’unica cosa che posso dire come profezia è che giocheremo un’altra buona partita giocando in modo giusto con padronanza nel gioco e con la capacità di soffrire. Sono sereno, è chiaro però che è una partita da vincere. Chi ha più da perdere? Siamo nella stessa condizione”.

MOMENTO DELLA SQUADRA – Da Firenze penso si sia visto, grazie ai recuperi in rosa, un Milan che ci piace, che mi piace e che mi dà garanzie. Questo deve essere un motivo di ulteriore crescita. A gennaio-febbraio abbiamo patito l’assenza di ricambi, ma ora vogliano dare continuità al nostro lavoro”.

INFORTUNATI  “Destro si è allenato ieri con il gruppo, oggi valuterò la sua condizione. Abbiamo sotto osservazione anche Diego Lopez. Honda invece è  recuperato, è da martedì con il gruppo. Ha recuperato 10 giorni prima del dovuto. Nell’allenamento di oggi capirò se può partire dal primo minuto o no. Ha ancora dolore quando calcia molto forte, ma è normale. Potrebbe recuperare dall’inizio”.

SFIDA CON MANCINI – Penso sia il derby tra Inter e Milan, gli attori principali saranno i giocatori che andranno in campo, io almeno la penso così. Che io abbia meno esperienza di Mancini è innegabile, ma vivo la mia professione dando sempre il massimo. Con me tifosi e società dovranno avere un po’ di pazienza. Voglio bene a questi colori”.

VISITA DI BERLUSCONI “E’ molto importante, fa la differenza il presidente quando viene qui. Parlerà con la squadra, da lui sono stato sempre stimolato e ho ricevuto dimostrazioni di affetto. Mi vogliono bene tutti al Milan, compresa la maggior parte dei tifosi. Io sono venuto qua ad allenare per far tornare il Milan dove merita di stare. Son convinto che con questa presidenza, questa società, e spero con me come allenatore, torneremo a vincere. Il regalo più bello che possiamo fare a Berlusconi è vincere giocando bene”.

 

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