Il day after contro il Wolfsburg in casa Inter è pieno di rabbia e frustrazione, la sconfitta per 3 a 1 in Germania è un macigno contro i brillanti piani di Roberto Mancini.
Su La Gazzetta dello Sport il primo rammarico è sulla rinuncia in coppa a Samir Handanovic vista la prestazione di Carrizo, colpevole sul passaggio errato per il 2 a 1 e la posizione sbagliata sulla punizione che ha chiuso la partita.
Secondo La Gazzetta dello Sport, studiata bene la partita diventa una tortura per i troppi errori commessi, Mancjni cambia tre sistemi senza riuscire a controbattere alle mosse di Hecking che invece sa come far male all’Inter.
Si salva Ranocchia, perché l’unico che resta ad un livello discreto dietro ed il solo a non commettere errori limitando in qualche modo l’offensiva di Dost.
Sufficiente Palacio, brilla per il gol ma da criticare per il gol fallito da buona posizione che avrebbe dato alla trasferta tutta un’altra svolta, mentre tra i tedeschi si conferma De Bruyne, il genietto ha apparecchiato 39 palle gol in questo torneo, aggiunge il corner del pareggio poi va in assolo, con le due reti che potrebbero valere la qualificazione va poi vicino al 4 a 1 nel recupero mentre rivedibili le prestazioni di Schurrle, ancora non nei meccanismi di Hecking e Dost che non riesce a mettere il piedone sui servizi in area.