Mancini: “Io alla Juventus? Non mi hanno mai chiamato. Per tornare competitivi..”

Roberto Mancini è stato, ieri sera, l’ospite di punta della puntata di Tiki Taka. Ecco la seconda parte della sua intervista:

Tu come ti collochi rispetto agli “irregolari”? (Dopo una clip di una partita del 1995, Sampdoria Inter, in cui fu espulso per proteste plateali dall’arbitro Nicchi)
Io so che in campo può succedere di tutto. Spero che Osvaldo possa trovare una sua collocazione. Io non ho assolutamente nulla contro di lui. Non voglio parlarne perché non credo sia giusto.

Che differenze ci sono tra Thohir e Moratti?
Thohir l’ho visto solo una volta quindi non saprei, però mi ha fatto un’ottima impressione. Ci tiene molto all’Inter e sembra che voglia fare le cose per bene. Comunque sia sono diversi per una serie di ragioni, dall’età alla nazionalità.

Cosa manca a quest’Inter per tornare ad essere competitiva? Suarez la volta scorsa parlava di qualcuno che abbia le chiavi del centrocampo.
Bisogna innanzitutto mettersi a lavorare duro, ben sapendo che a volte potrebbe non bastare. Si può passare da cose buone a cose meno buone, come quelle di Empoli, ma non fasciarsi la testa quando succede. Si può arrivare al terzo posto ed anche raggiungere la Champions League per un’altra via.

Destro ti piace? A Roma è sempre in bilico.
Era nelle giovanili dell’Inter quando io allenavo, perciò l’ho visto crescere e sono consapevole di quelle che sono le sue qualità. Gioca in una piazza molto importante con tanti attaccanti.

Chi sta meglio fra Milan ed Inter?
Non saprei, da quando sono arrivato li abbiamo raggiunti, ma in questo momento dobbiamo pensare a raggiungere le terze in classifica.

C’era un ballottaggio fra te e Allegri per la panchina della Juventus? E’ riuscito a cambiare questa squadra?
Dopo Conte la Juventus si è buttata subito su Allegri, perciò non è giusto dire che ci sia stato un ballottaggio. Sta avendo degli ottimi risultati e credo che possano tranquillamente rivincere lo scudetto. Anche la Roma avrà però le sue chance.

Lasciando da parte il selfie, Totti fa delle cose straordinarie, ma anche tu sei stato un esempio di longevità.
Forse se fossi rimasto alla Samp, la squadra della mia vita, anche io avrei continuato per un altro po’ di anni. Totti è un giocatore di straordinaria classe, perciò è normale che possa continuare su questi livelli a lungo.

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