Mancini: “Il prossimo anno l’Inter deve lottare per lo scudetto”

Roberto Mancini è stato indubbiamente il protagonista principale della diciannovesima puntata stagionale di Tiki Taka, come al solito in onda il lunedì sera sul canale televisivo Italia 1 alle ore 23:10.

L’attuale allenatore dell’Inter è stato sollecitato su diverse tematiche dal conduttore Pierluigi Pardo, dai suoi trascorsi da giocatore a questa seconda avventura sulla panchina dell’Inter. Ecco la prima parte della sua intervista:

“Hai l’idea di poter tornare ad essere fra due o tre anni quell’Inter lì della tua prima era?
Due anni sono troppi. L’Inter già dal prossimo anno deve tornare ad essere competitiva, a lottare per lo scudetto e per i vertici. Per farlo dobbiamo anche cercare di arrivare in Champions League già da quest’anno.

Dopo quella vittoria di Parma ti aspettavi la conferma? Cosa hai scoperto quando invece c’era un altro allenatore alle spalle, un certo Jose Mourinho?
Ci rimasi male, ma non troppo. Ero stato quattro anni e Moratti prese quella scelta perché pensò che si era chiuso un ciclo. Alla fine l’Inter ha continuato a vincere con un altro allenatore, io ho fatto le mie esperienze e vinto altrove, perciò credo sia stata la cosa migliore per tutti.

Cosa è successo a Empoli?
Mi aspettavo di più perché finora avevo avuto sempre dei segnali positivi. Siamo consapevoli di aver fatto una pessima partita, ma dobbiamo ripartire dalle cose positive che ci sono state come il non aver preso goal o perso.

Su Kovacic stai facendo un lavoro particolare? Il futuro dell’Inter passa da lui, da Hernanes, da Guarin, dal cercare la quadra definitiva in questo senso?
Abbiamo delle difficoltà nel far possesso palla e nel far partire l’azione. Credo che Kovacic possa essere l’uomo adatto per fare questo, ma da questo punto di vista ci deve essere il lavoro di tutta quanta la squadra.

Sei molto bravo a farti comprare i giocatori, ormai questa è una realtà assodata.
Io penso che le grandi squadre debbano esser fatte da grandi giocatori. Quando c’è bisogno di loro è giusto che vadano presi.

Vi è sfuggito però Cerci, quanto siete stati vicini a prenderlo?
Sono molto contento che un giocatore come Cerci sia tornato in Italia in una piazza molto importante. Era comunque un giocatore che rientrava nella nostra lista.

Hai dato molto valore all’Europa League, a differenza di Mazzarri, come via per tornare in Champions, chi sceglierai tra Shaqiri e Podolski?
Non lo so ancora, deciderò nel momento in cui dovrò fare la lista. Vorrei comunque cercare di aggiungere due o tre elementi alla lista Uefa.

Icardi, del quale si parla molto in termini di mercato di mercato, che tipo è per quanto lo hai conosciuto finora? Lo vediamo protagonista sia in campo che sui social network.
Icardi è un grande realizzatore e un giocatore con ottime potenzialità. Essendo giovane ha ampi margini di miglioramento. Sta a lui decidere se diventare un fuoriclasse o un normale centravanti, come io credo possa succedere. Ha molta voglia, ma deve lavorare molto.

 

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