Gds – La crisi delle milanesi, i dati di una tragedia

La Gazzetta dello Sport di quest’oggi dedica molta attenzione alla crisi di gioco, risultati e classifica delle due squadre di Milano. Il Milan è settimo, l’Inter è addirittura dodicesima con una somma di punti totale che raggiunge quota 38, una miseria che, nell’era dei tre punti, era già successa altre volte: nel 1994/1995 e nel 2000/2001.

Per quanto riguarda la formazione nerazzurra, il primo dato ad essere analizzato è il rendimento del nuovo allenatore, quel Roberto Mancini invocato come salvatore della patria ma che, almeno per il momento, ha peggiorato la media punti rispetto alla recente “era Mazzarri”. Se infatti con l’ex tecnico del Napoli la media punti a partita era di 1.45, con l’allenatore dei tre scudetti consecutivi si è precipitati a o.33, frutto del pareggio nel derby e delle due sconfitte consecutive con Roma e Udinese. Mancini ha però voluto stravolgere l’assetto e l’atteggiamento della squadra e ci sono delle cifre che lo testimoniano con esattezza: la squadra ha avuto un baricentro molto più alto del solito rispetto alle prime uscite, 55 metri, con un recupero palla collocato invece a circa 42 metri. Con Mazzarri i numeri erano ad un livello medio-basso e dunque bisogna dare al Mancio il giusto tempo per attuare la propria precisa rivoluzione. Da parte dell’allenatore c’è però il dovere di fare alla svelta poiché la classifica piange; la zona retrocessione è molto più vicina dell’agognata, ma forse non più sperata Champions League e il definire il prossimo match col Chievo una sorta di scontro-salvezza non è un esercizio di ironia o sarcasmo.

Tutti aspettano desiderosi il mercato di gennaio per cercare rinforzi, ma è ormai da tempo che non si ricordano delle sessioni di mercato brillanti, sia per il regime di austerità economica imposta dal fair play finanziario, sia per le non oculate scelte tecnico-tattiche di dirigenti e allenatori vari. Nell’anno dell’Expo Milano non può perdere uno dei suoi fiori all’occhiello, il calcio ad alti e competitivi livelli.

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