L’Inter riparte dalla difesa a tre

Come evidenziato da Andrea Stramaccioni nella conferenza stampa di ieri, la sconfitta di Bergamo ha riproposto parte di quelle difficoltà tattiche che l’Inter aveva palesato a inizio stagione e che avevano spinto il tecnico nerazzurro a cambiare modulo, per ridare equilibrio alla squadra.

Non è un caso, infatti, che il k.o. dell’Atleti Azzurri d’Italia sia arrivato proprio in coincidenza con il ritorno forzato alla difesa a quattro. Una scelta obbligata, che ha tolto certezze all’undici nerazzurro (basti pensare che in soli 90 minuti gli uomini di Stramaccioni hanno rischiato di eguagliare il numero di reti incassate nelle precedenti 10 trasferte. ndr), reso ancora più vulnerabile dall’assenza di due pedine fondamentali come Ranocchia e Samuel.

Per questo, grazie anche al recupero lampo di Andrea e Wally, il mister ha lasciato intuire che, contro il Cagliari, l’Inter tornerà a disporsi con tre centrali. Uno schieramento che, al di là delle individualità, permette di coprire meglio gli spazi in fase di non possesso, soprattutto quando si è costretti a fronteggiare avversari che scelgono di presentarsi in campo con almeno due giocatori offensivi.

Da non escludere, comunque, che Stramaccioni decida di non rischiarli entrambi dal primo minuto: Ranocchia sembra favorito sull’argentino, che potrebbe sedersi in panchina per lasciare spazio al connazionale Silvestre, in cerca di riscatto dopo la disastrosa prestazione di Bergamo. Per l’ex Palermo si tratterebbe dell’ultima chiamata utile per dimostrare il suo valore ed evitare alla società l’imbarazzo di sconfessare l’investimento fatto quattro mesi fa.

Da valutare con attenzione anche le condizioni di Juan Jesus, che negli ultimi giorni si è allenato a ritmi ridotti per colpa di qualche acciacco. Il giovane brasiliano dovrebbe stringere i denti ed essere regolarmente in campo ma, qualora non dovesse farcela, sarebbe pronto Samuel.

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