Strama: “Contro il Cagliari non sarà facile, ma vogliamo tornare alla vittoria”

 

Domani, alle ore 15, l’Inter affronterà il Cagliari allo stadio “Giuseppe Meazza” nella gara valida per la 13^giornata del campionato di Serie A.

In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti”, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate da mister Stramaccioni nella consueta conferenza della vigilia.

Dopo un avvio difficile, che ha portato al cambio della guida tecnica, il Cagliari ha totalizzato ben 13 punti nelle ultime sei partite…

“Credo che la bontà del lavoro di Pulga e Lopez sia sotto gli occhi di tutti, non solo a livello di risultati. Stanno facendo buonissime prestazioni e anche nella sconfitta di Firenze ho visto una squadra che ha giocato un ottimo calcio, soprattutto nel primo tempo. Possono contare su un blocco collaudato, è una delle squadre di Serie A che ha cambiato meno rispetto alla scorsa stagione”.

Come si riparte dopo la sconfitta di Bergamo?

“Non è una ripartenza mentale perchè tutti abbiamo avuto la stessa impressione: da Bergamo non è uscita un’Inter ridimensionata, ma una squadra punita dagli episodi. Abbiamo fatto noi la partita e, pur riconoscendo i meriti dell’Atalanta, mi sento di dire che non meritavamo di perdere. Anzi, è stata un’altra dimostrazione di personalità. Dobbiamo ricominciare a fare punti, ma non ho visto un gruppo intaccato nel morale. Detto questo, domani per noi è una partita chiave e bisognerà tornare a vincere. Spero che la sconfitta di Bergamo ci dia una spinta in più”.

Come gestirai l’emergenza infortuni?

“A Bergamo la coperta era corta, abbiamo registrato il numero massimo di indisponibili. Ora fortunatamente abbiamo recuperato qualcuno e domani potrò schierare un’Inter con più certezze. Proveremo a vincere sapendo di avere di fronte un avversario che se l’è sempre giocata a viso aperto”.

Come sta Sneijder?

“Sta meglio, ma ho deciso di non convocarlo”.

Hai detto che la sconfitta con il Siena vi ha aiutato a crescere. Può essere così anche per il k.o. di Bergamo?

“Sono due sconfitte assolutamente diverse. Quella contro il Siena è stato un punto nodale, ci ha portato a cambiare atteggiamento e mentalità. Era come se avessimo toccato il fondo. Il k.o. di Bergamo, invece, è una sconfitta come tante altre”.

Cosa pensi del botta e risposta tra Cassano e Conte?

“Dopo Juventus-Inter ho sentito parlare un po’ troppo di Inter. La nostra società ha risposto in maniera serena con le parole di Marco Branca. Gli altri possono dire quello che vogliono, noi andiamo avanti per la nostra strada. Antonio si è difeso da solo, con la sua testa, non ha bisogno di aiuti da parte mia. Preferisco parlare solo di calcio e pensare alla partita di domani”.

Il recupero di Coutinho darà ancora più imprevedibilità alla squadra?

“Sì, è un’arma in più, con caratteristiche diverse rispetto agli altri attaccanti. Pur mantenendo uno scheletro base, abbiamo la possibilità di cambiare gli interpreti del tridente, diventando più imprevedibili. E’ uno dei nostri pregi”.

Andrai avanti con il tridente formato da Cassano-Palacio-Milito o stai pensando di far rifiatare qualcuno?

“L’analisi è un po’ più globale. Ovviamente, quando schieriamo il tridente abbiamo una pericolosità maggiore, ma molto dipende da chi sono gli altri sette. Non potremo giocare ogni gara con Cassano-Palacio-Milito, soprattutto perchè in certe partite c’è il rischio di esaltare le caratteristiche degli avversari. In ogni caso, per noi domani sarà importante tornare a fare risultato. Non sottovalutiamo il Cagliari perchè ha nella rapidità dei suoi attaccanti e nelle capacità di inserimento degli interni di centrocampo delle armi che potrebbero metterci in difficoltà nella fase di non-possesso. La cosa che posso assicurare è che andrà sempre in campo un’Inter offensiva”.

Considerando che l’Inter ha iniziato la stagione i primi giorni di luglio, temi che la squadra possa soffrire un calo atletico?

“Per quanto riguarda la programmazione ad ampio raggio, è successo quello che noi ci auguravamo a inizio stagione, perchè aver ipotecato con due turni di anticipo la qualificazione ai sedicesimi di Europa League ci permetterà di gestire meglio le energie. Ad oggi non ho mai visto l’Inter in difficoltà negli ultimi dieci minuti. Toccando ferro, per ora le cose vanno abbastanza bene”.

Dopo la sconfitta nel derby d’Italia, la Juventus ha dato un segnale fortissimo a Pescara, dimostrando di aver lavorato sui difetti palesati contro di voi. Cercherete di fare lo stesso dopo il k.o. di Bergamo?

“Con l’Atalanta si sono riviste quelle situazioni che ci avevano portato a cambiare modulo, cioè l’esposizione a qualche rischio di troppo sulle ripartenze in velocità dei nostri avversari. Dobbiamo ancora crescere sotto questo aspetto ma il contesto e le situazioni non ci hanno permesso di affrontare la partita di Bergamo diversamente. E’ una sconfitta che fa male perchè interrompe una serie positiva, ma non è frutto di un’inferiorità sul campo e non ci rivela niente di nuovo. Tornando a un modulo che ci dà più tranquillità, speriamo di ridurre nuovamente i nostri errori”.

Il gruppo ha preso la sconfitta con molta naturalezza. E’ un aspetto positivo o c’è il rischio che questo atteggiamento si trasformi in un eccesso di sicurezza in vista della gara di domani?

“Ho la fortuna di allenare giocatori molto esperti e questo mi aiuta. Sono loro il primo termometro di quello che avviene in campo. Domenica, al termine della partita, c’era grande rammarico, ma non era il caso di fare drammi o processi in settimana. Non c’è niente di peggio che creare situazioni anomale dove non ci sono. Domani sarà una partita difficile, il Cagliari sta bene e può giocarsela senza troppi pensieri, ma noi vogliamo tornare alla vittoria”.

Dopo il derby d’Italia, in molti hanno parlato di una Juventus in difficoltà atletica per via della Supercoppa italiana, che ha costretto i bianconeri a iniziare con qualche giorno d’anticipo la preparazione. Lo stesso discorso non può valere anche per l’Inter, che ha iniziato la stagione prima di tutti?

“Non mi piace parlare degli altri, ma non mi sembra di aver visto una Juve in difficoltà atletica. Il tentativo di abbinare la vittoria dell’Inter a un calo della Juventus mi fa sorridere. Non è un’analisi che mi trova d’accordo”.

Quali sono i tempi di recupero di Guarin?

“Guarin avrebbe voluto esserci già domani, ma siccome non ha potuto rispondere alla convocazione della nazionale abbiamo deciso di farlo recuperare con calma. Penso che già giovedì possa tornare a disposizione”.

Quanti minuti ha nelle gambe Mariga?

“Non tanti, ma se ne avrò bisogno si farà trovare pronto, anche perchè non essendo in lista Uefa dovrà obbligatoriamente giocare in campionato per ritrovare il ritmo partita”.

Come sta Samuel? E’ indispensabile per la difesa a tre?

“Credo che Walter sia in assoluto il difensore più forte dell’Inter, senza nulla togliere agli altri. E’ anche il nostro leader difensivo per esperienza. Ma è capitato di soffrire anche con lui in campo e di fare bene quando era assente, quindi sarebbe sbagliato e pericoloso fare un discorso legato alle individualità. L’Inter ha più solidità con tre difensori centrali, soprattutto quando incontra squadre che schierano due attaccanti”.

Che contributo può dare Duncan nell’immediato?

“Alfred è un po’ il mio grande rammarico perchè, pur stimandolo tantissimo, non sono riuscito a dargli spazio. Lo dico con grande serenità. Per un motivo o per un altro, si sono sempre verificate delle situazioni che mi hanno spinto a non impiegarlo, quindi la responsabilità è solo mia. Detto questo, per noi è un giocatore importante. Mi riservo di valutare alla fine dell’anno solare se sia più intelligente dargli la possibilità di giocare con continuità, come abbiamo fatto con Samuele (Longo, ndr). Anche il fatto di non poterlo inserire in lista Uefa mi ha impedito di dargli un minutaggio più alto. Per quanto riguarda la convocazione in nazionale, non posso che essere contento, perchè rappresenta una conferma delle sue potenzialità”.

Domenica scorsa l’Inter ha interrotto una serie storica di vittorie. Questo fatto può portare a una ripartenza anche dal punto di vista psicologico?

“Lo spero. In questa settimana abbiamo parlato tanto e domani mi aspetto una reazione da parte dei ragazzi. Per noi sarà una partita difficile e paradossalmente, se ci fosse stato un avversario diverso, di alta classifica, sarebbe stato più facile dare il giusto peso alla partita. Per questo ci tengo a sottolineare che il Cagliari è uno degli avversari peggiori che ci potesse capitare, per le sue caratteristiche e per la gara che dovremo fare. L’Inter ha tanta voglia di fare risultato e attaccherà a testa bassa e loro hanno le qualità ideali per farci male”.

Alessandro Suardelli

(Twitter: @AleSuardelli)

 

 

 

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