Cambiasso: “Le cose belle, prima o poi, finiscono. Dobbiamo sudare per tornare a vincere”

Sulla scia delle dichiarazioni rilasciate da Zanetti a InterTv, è Esteban Cambiasso a commentare il momento negativo della squadra in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport 24: “Non è un periodo al quale siamo abituati – spiega il Cuchu – ma l’unico modo per uscirne è lavorare tutti insieme, in modo da non ripetere gli errori commessi nelle ultime partite. Dobbiamo tornare a fare buone prestazioni e ritrovare fiducia. Oggi come oggi non dobbiamo pensare a fare 3-4 vittorie di fila ma a farne una. Quando il momento è felice pensi al programma futuro e alle gare che verranno, ora invece si pensa solo alla prima gara che verrà, a una vittoria che possa cambiare la situazione”.

Il centrocampista argentino si scaglia poi contro chi pretende di individuare a tutti i costi un unico capro espiatorio per questa annata da dimenticare: “Quando i risultati non arrivano, la colpa non può essere soltanto di una persona. Ogni giocatore deve assumersi le proprie responsabilità quando le cose vanno male e prendersi i propri meriti quando le cose vanno bene. Quando si parte male, la stagione cambia e questa è sicuramente un’annata diversa dalle altre.

Inutile anche aggrapparsi alle cessioni di due giocatori fondamentali come Eto’o e Thiago Motta per giustificare il crollo nerazzurro: “Anche quando è andato via Ibra si parlava di ciclo finito e poi sappiamo tutti come sono andate le cose. L’Inter è più forte e più grande di tutti quanti. Sapevamo che il periodo positivo non sarebbe durato per sempre, così come tutte le cose belle. Dobbiamo essere felici di quello che abbiamo fatto e sudare ancora di più per tornare a vincere.

A tal proposito, Cambiasso è concentrato sull’ultimo obiettivo rimasto alla squadra: Fra poco abbiamo il ritorno di Champions e l’Inter in casa può tranquillamente ribaltare il risultato. Se passeremo il turno magari ci riprenderemo anche in campionato. Dobbiamo fare una grandissima partita e ci serve il ‘Meazza’ pieno. Dicono che è l’ultima partita del ciclo e se è davvero così meritiamo almeno di finire con uno stadio pieno.

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