Zanetti: “Non ci nascondiamo. Siamo i primi a essere dispiaciuti”

 

Undici k.o. in venticinque giornate. L’Inter non incassava così tante sconfitte (in altrettante gare) dalla stagione 1946-47, quando la squadra non riuscì ad andare oltre il decimo posto e le partite perse a fine campionato furono addirittura quindici. Spiegare un momento così non è facile neanche per chi, come Zanetti, conosce l’ambiente nerazzurro da 17 anni. Il capitano, intervenuto ai microfoni di InterTv, ha provato comunque a dare la sua interpretazione:

“Ci rendiamo conto della situazione e siamo i primi ad essere dispiaciuti – esordisce Pupi – Bisogna cercare di ribaltare questo momento. Servono risultati per essere più tranquilli e per ritrovare un po’ di fiducia. Cosa non va? E’ un insieme di cose. C’è stata anche sfortuna in alcune partite. Quando arrivano i periodi negativi si perde fiducia. Tocca in primo luogo ai giocatori più esperti fare in modo che le cose si sistemino, anche se io ho sempre detto a Ranieri di essere disposto a farmi da parte per il bene dell’Inter. Ma il mister ha fiducia nel gruppo e noi siamo qui a metterci la faccia. Non ci nascondiamo di certo”.

Un’annata del genere – prosegue ‘ El Tractor’ – serve per ripartire e per rendersi conto che serve una squadra più forte. Come vedo i giovani? Vedo dei ragazzi che si trovano in una situazione sicuramente inaspettata. In un clima diverso darebbero molto di più. In ogni caso, Poli sta giocando bene, Ranocchia, al di là del periodo negativo, è un nazionale e, se tiene duro, riuscirà a dare tanto in futuro. Alvarez ha vissuto di alti e bassi, così come la squadra, ma crescerà e saprà valorizzare questo percorso, dandoci una grande mano”.

In chiusura un appello ai tifosi: “Domenica sarà una partita difficilissima. Capisco l’umore dei tifosi, so che alcuni capiscono il momento, mentre altri non ci riescono, ma credo che si debba andare avanti tutti insieme. Siamo arrivati tutti insieme alle vittorie e, in questo momento di difficoltà, dobbiamo andare avanti nello stesso modo. Dobbiamo cambiare questa tendenza e poi getteremo le basi per il fututro”.

 

Alessandro Suardelli

 

 

 

 

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