GdS – L’Inter e i tecnici stranieri, binomio perfetto e vincente: de Boer il ventesimo allenatore straniero

Internazionale di nome e di fatto, Frank de Boer è il ventesimo allenatore straniero a far parte della storia nerazzurra, un capitolo che si augura sia vincente come i predecessori.

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La Gazzetta dello Sport parte da Leonardo come ultimo tecnico straniero dell’Inter, è suo l’ultimo trofeo conquistato, con la Coppa Italia vinta nel 2010/11 e da allora 6 anni di pasticci e orrori. Prima di Leonardo ecco il nome di José Mourinho, due anni di intensità spaventosa e vittorie, una Champions, due scudetti, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia.

Triplete che rimane indelebile ma tecnico portoghese che non alza il Mondiale per Club, ci penserà lo spagnolo Benitez, raccogliendo un’eredità troppo pesante che durò pochi mesi ma fu ugualmente vincente.

Spagnolo Benitez come Helenio Herrera, il Mago, precursore dello Special One che con l’Inter vinse due volte la Coppa dei Campioni, due Intercontinentali e una serie di trionfi che fecero scoprire alla storia la “Grande Inter“.

In tempi più lontani vanno menzionati Tony Cargnelli, austriaco che vinse Coppa Italia e Scudetto tra il 1939 e il 1940 e Arpad Weisz, campione d’Italia nel 1929-30, figlio di ebrei ungheresi ucciso nel 1944 in una camera a gas dopo diversi mesi in un campo di lavoro dell’Alta Slesia.

Frank de Boer sa di avere predecessori vincenti ed eroi, anche Hector Cuper, il primo allenatore in tempi moderni ad aver dato un’identità e un cambio di mentalità all’Inter, pur senza vincere nulla, un pezzo di storia tra i “Fratelli del mondo”.

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