Botta: “C’erano anche altre squadre, ma ho scelto l’Inter. La concorrenza non mi spaventa, adesso sto bene e spero…”

Arrivato ufficialmente a gennaio, dopo essere stato parcheggiato per 6 mesi a Livorno, per Ruben Botta è arrivato il momento della presentazione ufficiale. In diretta dalla sala stampa del centro sportivo “Angelo Moratti” di Appiano Gentile, vi proponiamo le dichiarazioni rilasciate dal numero 20 argentino.

Che tipo di giocatore sei e in che posizione ti piace giocare?

“Mi piace giocare davanti, a sinistra o a destra, dove vorrà il mister”.

C’è un giocatore a cui ti ispiri?

“Sì, mi piacciono tutti quelli che fanno la differenza. In Argentina mi è sempre piaciuto Riquelme. Ovviamente adesso mi ispiro al più grande che è Messi”.

Come hai vissuto i primi mesi in Italia?

“E’ stato un momento molto duro dopo l’infortunio che ho subito al ginocchio. Avevo già parlato con l’Inter ma avevo il timore di perdere la possibilità di giocare qui. Però sia Ausilio che il club mi hanno aiutato e aspettato. Essere qui è un sogno e ringrazio tutti”.

Il numero 20 all’Inter riporta alla mente di tutti il ricordo di Recoba…

“Si parla di un grande giocatore. Mi piace molto e ha raggiunto grandi risultati qui all’Inter. Adesso è il mio turno, voglio onorare questa maglia. Lavorerò duro per raggiungere dei risultati”.

Come stai? Hai recuperato alla svelta una buona condizione…

“Sto molto bene, credo di essere migliorato molto nell’ultimo mese. Ringrazio Mazzarri che mi ha dato la possibilità di restare qui. Spero di ripagare la sua fiducia quando avrà bisogno di me e mi schiererà in campo”.

Quanti minuti hai nelle gambe?

“Lavoro tutti i giorni molto duramente. Non so dire con precisione quanti minuti ho, perchè sono sempre entrato a partita in corso. Sono comunque a disposizione del mister”.

E’ un vantaggio o uno svantaggio per te essere all’Inter in questo momento?

“Ovviamente non è un bel momento. Ma sono questi i momenti in cui si vedono i veri uomini. Le sconfitte vanno sfruttate per imparare dai propri errori e migliorare. Adesso dobbiamo lavorare al massimo per uscire da questo momento. L’Inter è una grande squadra e chi gioca contro di noi ce la mette sempre tutta, quindi dobbiamo faticare il doppio”.

Visto che c’è tanta concorrenza non era meglio fare 6 mesi in prestito altrove?

“In una grande squadra è scontato che ci siano grandi giocatori. Io posso solo dare il massimo, lavorare il doppio e cercare di sfruttare le occasioni che avrò. La concorrenza non è un problema per me, essere qui è un sogno”.

Ci sono stati altri club che ti volevano?

“Sì, c’erano altre squadre interessate ma il mio obiettivo è sempre stato quello di venire qui”.

Sulla tua scelta ha pesato anche la presenza di una folta colonia argentina in nerazzurro?

“La verità è che i miei connazionali mi hanno aiutato molto, sia nel momento di recupero dall’infortunio sia per l’ambientamento in questa nuova realtà. Si tratta non solo di grandi giocatori ma anche di persone fantastiche. Quindi li ringrazio”.

Senti la responsabilità di raccogliere la loro eredità quando lasceranno l’Inter?

“Gli argentini che sono qui hanno fatto la storia recente dell’Inter. Io cerco di imparare tutti i giorni da loro. Sono qui per apprendere e devo avere la mia storia. Lotterò ogni giorno e solo così potrò ottenere dei risultati”.

Qual è il giocatore dell’Inter attuale che ti ha più impressionato? Cosa pensi di Kovacic?

“Tutti i giocatori che sono qui hanno talento. Per quanto riguarda Mateo ha grande tecnica e riesce sempre a uscire dalle situazioni difficili”.

Che idea ti eri fatto di Juventus-Inter mentre eri in panchina e cosa è cambiato quando sei entrato?

“E’ stata una partita difficile. Siamo andati al riposo in svantaggio e subire due gol a inizio secondo tempo non ci ha aiutato. Io sono entrato sul 3-0 e ho cercato di dare tutto, mettendo in pratica quello che mi ha chiesto il mister”.

 

 

 

 

 

 

 

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